TECA Teorie della Composizione Architettonica L’idea di una collana sulle teorie della composizione architettonica nasce dalla consapevolezza di una lenta ed inesorabile dispersione di conoscenze, strumenti e pratiche nella costruzione del progetto, comune a diverse scuole. In particolare, una tradizione di studi tra Milano e Venezia, ma anche tra Napoli e Torino, ha puntato sul progetto di architettura come conoscenza e come pratica dell’arte, con tutte le implicazioni di ordine letterario, filosofico ed estetico a cui queste scuole non si sono mai sottratte. Ora, i facili entusiasmi della emancipazione tecnica sembrano aver contraffatto la ricerca sul progetto, sulla composizione del progetto di architettura, attraverso procedure standardizzate. Ebbene, questo traslato tende a falsificare quel singolare procedimento artistico in cui ricerca e sperimentazione si combinano in quel “segreto religioso” che punta al progetto come sintesi poetica di arte e tecnica. La collana editoriale proposta tende a radunare, laddove certe salutari resistenze ancora operano, le esperienze di ricerca che indagano teoria e progetto, critica e pratica architettonica, riservando alla composizione un ruolo privilegiato nell’indagine e nella sperimentazione operativa. L’obiettivo è di far “ri-scoprire” agli studenti delle Facoltà di Architettura, a cui la collana si rivolge, l’altro aspetto della creatività del progetto di architettura: quello della poesia, della seduzione, del fascino della forma e della figurazione, dell’idea, dell’affabulazione e della narrazione, dell’impegno e del rigore simbolico e ideologico.

TECA. Teorie della Composizione Architettonica

AMISTADI, LAMBERTO;
In corso di stampa

Abstract

TECA Teorie della Composizione Architettonica L’idea di una collana sulle teorie della composizione architettonica nasce dalla consapevolezza di una lenta ed inesorabile dispersione di conoscenze, strumenti e pratiche nella costruzione del progetto, comune a diverse scuole. In particolare, una tradizione di studi tra Milano e Venezia, ma anche tra Napoli e Torino, ha puntato sul progetto di architettura come conoscenza e come pratica dell’arte, con tutte le implicazioni di ordine letterario, filosofico ed estetico a cui queste scuole non si sono mai sottratte. Ora, i facili entusiasmi della emancipazione tecnica sembrano aver contraffatto la ricerca sul progetto, sulla composizione del progetto di architettura, attraverso procedure standardizzate. Ebbene, questo traslato tende a falsificare quel singolare procedimento artistico in cui ricerca e sperimentazione si combinano in quel “segreto religioso” che punta al progetto come sintesi poetica di arte e tecnica. La collana editoriale proposta tende a radunare, laddove certe salutari resistenze ancora operano, le esperienze di ricerca che indagano teoria e progetto, critica e pratica architettonica, riservando alla composizione un ruolo privilegiato nell’indagine e nella sperimentazione operativa. L’obiettivo è di far “ri-scoprire” agli studenti delle Facoltà di Architettura, a cui la collana si rivolge, l’altro aspetto della creatività del progetto di architettura: quello della poesia, della seduzione, del fascino della forma e della figurazione, dell’idea, dell’affabulazione e della narrazione, dell’impegno e del rigore simbolico e ideologico.
In corso di stampa
2007
Amistadi, Lamberto; Chizzoniti, Domenico; Dal Fabbro, Armando; Monica, Luca
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