Il Trattato di Roma, istitutivo della Comunità Economica Europea, ha sollevato nei suoi cinquant’anni di vigenza molteplici questioni di interesse costituzionalistico. Nel testo si è scelto di soffermarsi in particolare sulle problematiche sorte nella c.d. fase discendente, inerente all’attuazione del diritto comunitario. La risoluzione di tali problematiche, infatti, ha avuto ricadute molto significative sull’ordinamento costituzionale italiano. si pensi a titolo esemplificativo alla l. 86 del 1989(c.d. legge La Pergola), oggi sostituita dalla legge n. 11 del 2005, che ha istituito un procedimento annuale che prevede l’obbligo per il Governo di presentare alle Camere un progetto di “legge comunitaria” avente la finalità di adeguare l’ordinamento italiano al diritto comunitario. Con tale atto si attiva un “procedimento di procedimenti” in quanto il Parlamento, approvando tale disegno di legge, innesca una procedura a cascata che coinvolge a vario titolo il Governo nonchè l’autonomia normativa delle singole regioni. Queste ultime infatti, inizialmente escluse dall'attuazione del diritto comunitario hanno oggi un ruolo fondamentale riconosciuto dal quinto comma dell’art.117 Cost. come novellato dalla l. cost. 3 del 2001
C. Bologna (2008). Attuazione del diritto comunitario e Costituzione: la fase discendente tra Parlamento e Regioni. NAPOLI : Editoriale Scientifica.
Attuazione del diritto comunitario e Costituzione: la fase discendente tra Parlamento e Regioni
BOLOGNA, CHIARA
2008
Abstract
Il Trattato di Roma, istitutivo della Comunità Economica Europea, ha sollevato nei suoi cinquant’anni di vigenza molteplici questioni di interesse costituzionalistico. Nel testo si è scelto di soffermarsi in particolare sulle problematiche sorte nella c.d. fase discendente, inerente all’attuazione del diritto comunitario. La risoluzione di tali problematiche, infatti, ha avuto ricadute molto significative sull’ordinamento costituzionale italiano. si pensi a titolo esemplificativo alla l. 86 del 1989(c.d. legge La Pergola), oggi sostituita dalla legge n. 11 del 2005, che ha istituito un procedimento annuale che prevede l’obbligo per il Governo di presentare alle Camere un progetto di “legge comunitaria” avente la finalità di adeguare l’ordinamento italiano al diritto comunitario. Con tale atto si attiva un “procedimento di procedimenti” in quanto il Parlamento, approvando tale disegno di legge, innesca una procedura a cascata che coinvolge a vario titolo il Governo nonchè l’autonomia normativa delle singole regioni. Queste ultime infatti, inizialmente escluse dall'attuazione del diritto comunitario hanno oggi un ruolo fondamentale riconosciuto dal quinto comma dell’art.117 Cost. come novellato dalla l. cost. 3 del 2001I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.