Tra Kaka e Gogol’. Modelli di ‘deterritorializzazione’ nella letteratura ucraina di lingua russa Nell’Ucraina post-sovietica è emersa una nuova categoria di scrittori: il loro ricorso alla lingua russa si muove all’interno di una dimensione ‘minore’, tra la tradizione culturale sovietica e l’odierno radicamento nel contesto nazionale. Avremo modo di osservare le strategie narrative adottate da Aleksej Nikitn (1967, Kiev) attraverso la lente delle categorie d’analisi elaborate da G. Deleuze e F. Guattari per lo studio della produzione letteraria di F. Kafka (Kafka. Pour une littérature mineure, 1975). Nel tentativo di ‘deterritorializzare’ la ‘frattura storica’ sovietica, Nikitin costruisce ’specchi eterotopici’, riuscendo a recuperare modelli narrativi occidentali all’interno della propria esperienza artistica ‘minore’. L’analisi di alcuni brani tratti da Istemi (2011) e Madžong (2012) di Nikitin ci darà la possibilità di individuare la nascita di nuove testualizzazioni volte a ristabilire un continuum nell’esperienza storica ed artistica post-sovietica, i cui principali interlocutori sembrano essere proprio gli strumenti epistemologici e letterari occidentali.

Between Kafka and Gogol'. 'De-territorialising' National Narrative(s) in Post-Soviet Ukrainian Literature in Russian

PULERI, MARCO
2017

Abstract

Tra Kaka e Gogol’. Modelli di ‘deterritorializzazione’ nella letteratura ucraina di lingua russa Nell’Ucraina post-sovietica è emersa una nuova categoria di scrittori: il loro ricorso alla lingua russa si muove all’interno di una dimensione ‘minore’, tra la tradizione culturale sovietica e l’odierno radicamento nel contesto nazionale. Avremo modo di osservare le strategie narrative adottate da Aleksej Nikitn (1967, Kiev) attraverso la lente delle categorie d’analisi elaborate da G. Deleuze e F. Guattari per lo studio della produzione letteraria di F. Kafka (Kafka. Pour une littérature mineure, 1975). Nel tentativo di ‘deterritorializzare’ la ‘frattura storica’ sovietica, Nikitin costruisce ’specchi eterotopici’, riuscendo a recuperare modelli narrativi occidentali all’interno della propria esperienza artistica ‘minore’. L’analisi di alcuni brani tratti da Istemi (2011) e Madžong (2012) di Nikitin ci darà la possibilità di individuare la nascita di nuove testualizzazioni volte a ristabilire un continuum nell’esperienza storica ed artistica post-sovietica, i cui principali interlocutori sembrano essere proprio gli strumenti epistemologici e letterari occidentali.
2017
Russia, Oriente slavo e Occidente europeo. Fratture e integrazioni nella storia e nella civiltà letteraria
357
376
Marco Puleri
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