Il saggio analizza le forme della rappresentazione prospettica nella decorazione libraria, dove i valori consueti relativi alla definizione dello spazio possono divenire anche disvalori, ed essere vissuti come alternativi rispetto alla bidimensionalità del supporto della pagina del manoscritto. Si tenta anche un confronto sovratemporale tra i frontespizi architettonici dei codici di fine XV e inizio XVI secolo e la pittura illusionistica di quadratura del secolo XVII, per controllare se esistano delle costanti.
F. Lollini (2007). Lo spessore della pagina. Note sulla tridimensionalità nella decorazione libraria e sull'architettura illusiva nei manoscritti miniati di fine XV e inizio XVI secolo. BOLOGNA : CLUEB.
Lo spessore della pagina. Note sulla tridimensionalità nella decorazione libraria e sull'architettura illusiva nei manoscritti miniati di fine XV e inizio XVI secolo
LOLLINI, FABRIZIO
2007
Abstract
Il saggio analizza le forme della rappresentazione prospettica nella decorazione libraria, dove i valori consueti relativi alla definizione dello spazio possono divenire anche disvalori, ed essere vissuti come alternativi rispetto alla bidimensionalità del supporto della pagina del manoscritto. Si tenta anche un confronto sovratemporale tra i frontespizi architettonici dei codici di fine XV e inizio XVI secolo e la pittura illusionistica di quadratura del secolo XVII, per controllare se esistano delle costanti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.