Il prossimo ingresso dell’Albania nell’Unione Europea, richiede l’adeguamento dell’ordinamento albanese ai parametri unionali anche in materia di libertà di coscienza, di libertà religiosa e di diritti umani, secondo gli standard adottati dal Consiglio d’Europa e dalla Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo. D’altra parte l’Albania, che può vantare una tradizione di pace religiosa e pluralismo confessionale, proclama nella sua Costituzione, la laicità dell’ordinamento e la separazione tra Stato e confessioni religiose. I saggi qui pubblicati, frutto dell’omonimo Convegno tenutosi a Ravenna il 22-23 febbraio 2016, analizzano relativamente a queste tematiche il quadro costituzionale albanese, anche nei suoi pro li di sviluppo storico, la tutela del sentimento religioso e della libertà di coscienza in ambito penale, fanno il punto sulla giurisprudenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo in materia. In questo quadro i relatori si sono chiesti come prevenire l’estremismo violento in Albania, ma al tempo stesso come evitare le discriminazioni religiose relative ai diritti umani nelle scuole, garantire i diritti individuali e collettivi a fronte delle recenti riforme in ambito amministrativo, risolvere il problema della restituzione e compensazione delle proprietà ecclesiastiche confiscate, analizzando gli strumenti di tutela della libertà religiosa e di coscienza del lavoratore e degli adempimenti necessari a renderla possibile. L’analisi di queste problematiche è stata posta in rapporto al ruolo del diritto nella gestione di esse e al contributo dato allo sviluppo della società albanese dalla comunità arbëreshë.
Botti, F. (2017). L'Albania nell'Unione Europea fra tradizione e sviluppo della libertà religiosa. Bologna : Bononia University Press.
L'Albania nell'Unione Europea fra tradizione e sviluppo della libertà religiosa
BOTTI, FEDERICA
2017
Abstract
Il prossimo ingresso dell’Albania nell’Unione Europea, richiede l’adeguamento dell’ordinamento albanese ai parametri unionali anche in materia di libertà di coscienza, di libertà religiosa e di diritti umani, secondo gli standard adottati dal Consiglio d’Europa e dalla Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo. D’altra parte l’Albania, che può vantare una tradizione di pace religiosa e pluralismo confessionale, proclama nella sua Costituzione, la laicità dell’ordinamento e la separazione tra Stato e confessioni religiose. I saggi qui pubblicati, frutto dell’omonimo Convegno tenutosi a Ravenna il 22-23 febbraio 2016, analizzano relativamente a queste tematiche il quadro costituzionale albanese, anche nei suoi pro li di sviluppo storico, la tutela del sentimento religioso e della libertà di coscienza in ambito penale, fanno il punto sulla giurisprudenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo in materia. In questo quadro i relatori si sono chiesti come prevenire l’estremismo violento in Albania, ma al tempo stesso come evitare le discriminazioni religiose relative ai diritti umani nelle scuole, garantire i diritti individuali e collettivi a fronte delle recenti riforme in ambito amministrativo, risolvere il problema della restituzione e compensazione delle proprietà ecclesiastiche confiscate, analizzando gli strumenti di tutela della libertà religiosa e di coscienza del lavoratore e degli adempimenti necessari a renderla possibile. L’analisi di queste problematiche è stata posta in rapporto al ruolo del diritto nella gestione di esse e al contributo dato allo sviluppo della società albanese dalla comunità arbëreshë.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.