Il volume guarda alle recenti trasformazioni familiari con l’intento di ripensare le coodinate educative, teoriche e metodologiche, che meglio si prestano a sostenere il compito genitoriale. La crisi della famiglia, almeno quella tradizionalmente intesa, è un concetto ormai acquisito dall’opinione pubblica, una questione che richiama l’attenzione su fenomeni sociali fino ad ora inediti e su cambiamenti profondi: si pensi alla sempre crescente tendenza alla dissoluzione dei vincoli matrimoniali, al calo delle nascite, alla diversa ripartizione del lavoro tra uomini e donne, o ancora alla sempre maggiore importanza attribuita alle dimensioni di socialità esperite fuori dalla famiglia, alla crescente democratizzazione dei rapporti genitori /figli. Molte rappresentazioni delle famiglie di oggi offrono immagini di fragilità, instabilità e debolezza sul piano formativo; in alcuni contesti, come ad esempio quelli scolastici, gli operatori evidenziano vere e proprie “emergenze” provocate da meccanismi educativi che si “inceppano” e creano disorientamento. La crisi non riguarda soltanto le forme di aggregazione familiare maggiormente innovative rispetto al passato (come ad esempio le famiglie di fatto, le famiglie ricomposte, i nuclei monoparentali), ma anche la struttura più consolidata, vale a dire la famiglia nucleare tradizionale. Ma siamo davvero al capezzale di un malato così grave? In che termini si può parlare di famiglie sane o malate? A quali condizioni e attraverso quali pratiche è possibile sostenere le funzioni educative positive delle famiglie nella società contemporanea? A partire da questi interrogativi il volume propone letture dei fenomeni familiari nell’ottica del superamento del paradigma della normalità/devianza, e alla luce del rispetto della complessità e del polimorfismo che contraddistingue le famiglie di oggi. Per imprimere alla crisi un segno positivo, per restituire all’ambito familiare la dignità di contesto educante, l’impegno richiesto ha le proporzioni di una vera e propria sfida collettiva cui i vari soggetti sociali devono far fronte. Il volume guarda a tale sfida da una prospettiva pedagogica; senza perdere di vista i nuovi bisogni e le nuove domande che nascono nei contesti familiari contemporanei, ed offre un’occasione per ripensare le coordinate educative, teoriche e metodologiche, che meglio si prestano a sostenere il compito genitoriale.
A. Gigli (2007). Famiglie mutanti. Pedagogia e famiglie nella società globalizzata. PISA : ETS.
Famiglie mutanti. Pedagogia e famiglie nella società globalizzata
GIGLI, ALESSANDRA
2007
Abstract
Il volume guarda alle recenti trasformazioni familiari con l’intento di ripensare le coodinate educative, teoriche e metodologiche, che meglio si prestano a sostenere il compito genitoriale. La crisi della famiglia, almeno quella tradizionalmente intesa, è un concetto ormai acquisito dall’opinione pubblica, una questione che richiama l’attenzione su fenomeni sociali fino ad ora inediti e su cambiamenti profondi: si pensi alla sempre crescente tendenza alla dissoluzione dei vincoli matrimoniali, al calo delle nascite, alla diversa ripartizione del lavoro tra uomini e donne, o ancora alla sempre maggiore importanza attribuita alle dimensioni di socialità esperite fuori dalla famiglia, alla crescente democratizzazione dei rapporti genitori /figli. Molte rappresentazioni delle famiglie di oggi offrono immagini di fragilità, instabilità e debolezza sul piano formativo; in alcuni contesti, come ad esempio quelli scolastici, gli operatori evidenziano vere e proprie “emergenze” provocate da meccanismi educativi che si “inceppano” e creano disorientamento. La crisi non riguarda soltanto le forme di aggregazione familiare maggiormente innovative rispetto al passato (come ad esempio le famiglie di fatto, le famiglie ricomposte, i nuclei monoparentali), ma anche la struttura più consolidata, vale a dire la famiglia nucleare tradizionale. Ma siamo davvero al capezzale di un malato così grave? In che termini si può parlare di famiglie sane o malate? A quali condizioni e attraverso quali pratiche è possibile sostenere le funzioni educative positive delle famiglie nella società contemporanea? A partire da questi interrogativi il volume propone letture dei fenomeni familiari nell’ottica del superamento del paradigma della normalità/devianza, e alla luce del rispetto della complessità e del polimorfismo che contraddistingue le famiglie di oggi. Per imprimere alla crisi un segno positivo, per restituire all’ambito familiare la dignità di contesto educante, l’impegno richiesto ha le proporzioni di una vera e propria sfida collettiva cui i vari soggetti sociali devono far fronte. Il volume guarda a tale sfida da una prospettiva pedagogica; senza perdere di vista i nuovi bisogni e le nuove domande che nascono nei contesti familiari contemporanei, ed offre un’occasione per ripensare le coordinate educative, teoriche e metodologiche, che meglio si prestano a sostenere il compito genitoriale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.