Carla Comellini: D.H .Lawrence e il fascino del Sud: da Picinisco alla Sicilia. Affascinato dall’Italia ancor prima della sua visita al lago di Garda nel 1912, D.H. Lawrence, durante il suo secondo soggiorno nel nostro paese nel 1919, trascorse 15 giorni a Picinisco, dove è parzialmente ambientato il romanzi The Lost Girl (1920, prima di stabilirsi per quasi due anni in Sicilia, precisamente a Fontana Vecchia, vicino a Taormina e proprio alle falde dell’Etna (dove si narra che vivesse il Dio Vulcano). E’ attratto dall’Italia, ma soprattutto dal Sud e dalla Sicilia in particolare, ovvero da quei luoghi che sono, a suo parere, ancora impregnati del mito. E in Sicilia, come trascrive nel libro di viaggio Sea and Sardinia (1921), lo affascina la scultura di Demetra seduta o Core nel Museo Archeologico di Siracusa, la Venere Ericina sovrastante Trapani e il Mediterraneeo, nonchè gli stessi Siciliani, descritti “belli e possenti come Adone”, e che sembrano possedere e sprigionare quella carnalità, o energia sessuale di solito connessa a Pan e a Dionis e che Lawrence aveva riscontrato anche in Ciccio, il protagonista di The Lost Girl La Sicilia si ritrova nel’intera produzione lawrenciana, spesso evocata da sottesi riferimenti ed allusioni simboliche tanto ai vulcani e ai mitici mostri siciliani “Scilla and Cariddi”, quanto al mito di Plutone e Persefone, che ebbe luogo a Enna, come è narrato nella lirica "Purple Anemones" (in Birds, Beasts and Flowers). In più, la sua novella Sun si sofferma sul paesaggio rigoglioso di tipo Mediterranea, con l’Etna all’orizzonte e le tracce degli antichi abitanti dell’isola, i Siculi. Va, infine, ricordato che D.H. Lawrence ha tradotto in inglese parecchie opere dello scrittore siciliano Giovanni Verga: da Mastro-Don Gesualdo (1923) a Cavalleria Rusticana and Other Stories (1928).
Comellini, C. (2015). I viaggi in Italia di D.H.Lawrence. Moncalieri : C:I:R:V:I:.
I viaggi in Italia di D.H.Lawrence
COMELLINI, CARLA
2015
Abstract
Carla Comellini: D.H .Lawrence e il fascino del Sud: da Picinisco alla Sicilia. Affascinato dall’Italia ancor prima della sua visita al lago di Garda nel 1912, D.H. Lawrence, durante il suo secondo soggiorno nel nostro paese nel 1919, trascorse 15 giorni a Picinisco, dove è parzialmente ambientato il romanzi The Lost Girl (1920, prima di stabilirsi per quasi due anni in Sicilia, precisamente a Fontana Vecchia, vicino a Taormina e proprio alle falde dell’Etna (dove si narra che vivesse il Dio Vulcano). E’ attratto dall’Italia, ma soprattutto dal Sud e dalla Sicilia in particolare, ovvero da quei luoghi che sono, a suo parere, ancora impregnati del mito. E in Sicilia, come trascrive nel libro di viaggio Sea and Sardinia (1921), lo affascina la scultura di Demetra seduta o Core nel Museo Archeologico di Siracusa, la Venere Ericina sovrastante Trapani e il Mediterraneeo, nonchè gli stessi Siciliani, descritti “belli e possenti come Adone”, e che sembrano possedere e sprigionare quella carnalità, o energia sessuale di solito connessa a Pan e a Dionis e che Lawrence aveva riscontrato anche in Ciccio, il protagonista di The Lost Girl La Sicilia si ritrova nel’intera produzione lawrenciana, spesso evocata da sottesi riferimenti ed allusioni simboliche tanto ai vulcani e ai mitici mostri siciliani “Scilla and Cariddi”, quanto al mito di Plutone e Persefone, che ebbe luogo a Enna, come è narrato nella lirica "Purple Anemones" (in Birds, Beasts and Flowers). In più, la sua novella Sun si sofferma sul paesaggio rigoglioso di tipo Mediterranea, con l’Etna all’orizzonte e le tracce degli antichi abitanti dell’isola, i Siculi. Va, infine, ricordato che D.H. Lawrence ha tradotto in inglese parecchie opere dello scrittore siciliano Giovanni Verga: da Mastro-Don Gesualdo (1923) a Cavalleria Rusticana and Other Stories (1928).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.