Nel momento storico attuale non è difficile constatare come l’idea che le famiglie siano in crisi sia diffusa e ormai così consolidata da essere parte del pensiero comune; siamo di fronte ad una sempre più consistente diffusione dello stereotipo negativo di “famiglia incapace di educare”. Che si tratti di un epoca particolarmente complessa per le famiglie, non ci sono dubbi; tuttavia, se di crisi si vuole parlare, ci sembra opportuno farlo superando la sempre più potente e dominante concezione semplicistica del termine, ossia quella che la fa corrispondere ad una perdita di funzionalità. Purtroppo, rinforzando questo significato negativo del concetto di crisi, si ravvisa il rischio di diffondere una prospettiva giudicante e colpevolizzante nei confronti dei genitori In questo quadro di complessità, oggi più che mai, l’atteggiamento dei professionisti dell’educazione deve essere accorto, ossia deve guardare ai fenomeni in atto andando oltre i propri stereotipi e pregiudizi per produrre sostegno e condividere progetti educativi con le famiglie. Una questione di fondo che ha guidato il questo lavoro di ricerca è stata quella di effettuare un monitoraggio sulle rappresentazioni di educatrici ed educatori dei nidi d’infanzia in merito alle tematiche accennate, sullo sfondo dei cambiamenti sociali, e in particolare familiari, attivi da più di tre decadi.

A. Gigli (2007). "Mamme e papà e lo sguardo delle educatrici: reciproche rappresentazioni, problematiche relazionali e conflitti". ROMA : Carocci.

"Mamme e papà e lo sguardo delle educatrici: reciproche rappresentazioni, problematiche relazionali e conflitti"

GIGLI, ALESSANDRA
2007

Abstract

Nel momento storico attuale non è difficile constatare come l’idea che le famiglie siano in crisi sia diffusa e ormai così consolidata da essere parte del pensiero comune; siamo di fronte ad una sempre più consistente diffusione dello stereotipo negativo di “famiglia incapace di educare”. Che si tratti di un epoca particolarmente complessa per le famiglie, non ci sono dubbi; tuttavia, se di crisi si vuole parlare, ci sembra opportuno farlo superando la sempre più potente e dominante concezione semplicistica del termine, ossia quella che la fa corrispondere ad una perdita di funzionalità. Purtroppo, rinforzando questo significato negativo del concetto di crisi, si ravvisa il rischio di diffondere una prospettiva giudicante e colpevolizzante nei confronti dei genitori In questo quadro di complessità, oggi più che mai, l’atteggiamento dei professionisti dell’educazione deve essere accorto, ossia deve guardare ai fenomeni in atto andando oltre i propri stereotipi e pregiudizi per produrre sostegno e condividere progetti educativi con le famiglie. Una questione di fondo che ha guidato il questo lavoro di ricerca è stata quella di effettuare un monitoraggio sulle rappresentazioni di educatrici ed educatori dei nidi d’infanzia in merito alle tematiche accennate, sullo sfondo dei cambiamenti sociali, e in particolare familiari, attivi da più di tre decadi.
2007
La cura in educazione tra famiglie e servizi
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6
A. Gigli (2007). "Mamme e papà e lo sguardo delle educatrici: reciproche rappresentazioni, problematiche relazionali e conflitti". ROMA : Carocci.
A. Gigli
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