La premessa redatta dallo scrivente sottolinea la necessità dell'interdisciplinarità negli studi storici sul restauro architettonico e per la redazione del progetto di conservazione. La ricerca della conoscenza, ad ampio raggio, costituisce uno strumento fondamentale per acquisire tutti quei dati storico-critici e tecnico-costruttivi che delineano l'impalcato conoscitivo su cui fondare il progetto stesso. Nel caso di specie, dagli studi effettuati presso gli archivi romani, pesaresi e riminesi e sul monumento stesso, è emerso che il progetto delineato da Giuseppe Valadier a seguito del sisma del 1786 rappresenta un anticipo di restauro, sintomo di una sensibilità che lentamente stava maturando in Italia nei confronti dei manufatti ritenuti espressione d'arte. La fortezza, con i suoi restauri condotti per più di due secoli, narra il percorso della tutela in Italia e in Europa, contraddistinto nel corso dell'Ottocento e nei primi decenni del Novecento da profonde conquiste e contraddizioni, in attesa della costruzione da parte dei Padri fondatori della disciplina di uno statuto disciplinare in grado di regolamentarne l'operato, inteso quale vero atto di cultura per tramandare i valori del monumento.
Claudio Galli (2016). Premessa a "La Fortezza di Montefeltro". Sesto Fiorentino : All'Insegna del Giglio.
Premessa a "La Fortezza di Montefeltro"
GALLI, CLAUDIO
2016
Abstract
La premessa redatta dallo scrivente sottolinea la necessità dell'interdisciplinarità negli studi storici sul restauro architettonico e per la redazione del progetto di conservazione. La ricerca della conoscenza, ad ampio raggio, costituisce uno strumento fondamentale per acquisire tutti quei dati storico-critici e tecnico-costruttivi che delineano l'impalcato conoscitivo su cui fondare il progetto stesso. Nel caso di specie, dagli studi effettuati presso gli archivi romani, pesaresi e riminesi e sul monumento stesso, è emerso che il progetto delineato da Giuseppe Valadier a seguito del sisma del 1786 rappresenta un anticipo di restauro, sintomo di una sensibilità che lentamente stava maturando in Italia nei confronti dei manufatti ritenuti espressione d'arte. La fortezza, con i suoi restauri condotti per più di due secoli, narra il percorso della tutela in Italia e in Europa, contraddistinto nel corso dell'Ottocento e nei primi decenni del Novecento da profonde conquiste e contraddizioni, in attesa della costruzione da parte dei Padri fondatori della disciplina di uno statuto disciplinare in grado di regolamentarne l'operato, inteso quale vero atto di cultura per tramandare i valori del monumento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.