Nell’esperienza condotta da Dias il progetto, a qualunque scala esso si sviluppi, non abbandona l’aderenza a una visione d’insieme, radicandosi in maniera rigorosa al dato fisico del luogo senza tuttavia perdere mai di vista le istanze del progetto. Nelle opere realizzate prevale una calibrata tensione fra lo spazio aperto, oggetto di una lettura sempre minuziosa e attenta ad ogni piccola presenza, gli esterni, generalmente caratterizzati da volumetrie pure e dai caratteri razionali, e gli interni, in cui prevale l’apertura nei confronti del paesaggio inquadrato e l’attenzione nei confronti della scala umana. La questione dello spazio assume in questo contesto un ruolo di primo piano. Si tratta di uno spazio interpretato, sulla scorta della nota riflessione sviluppata da Fernando Távora, come vera e propria forma, “perché ciò che noi definiamo spazio è costituito da materia” e dunque la nozione “di uno spazio che separa e lega le forme, ma esso stesso forma, è una nozione fondamentale” poiché non esistono forme isolate ma relazioni costanti tra forme che occupano lo spazio e lo spazio che è esso stesso “forma - negativo o matrice - delle forme visibili”.
Elena, M. (2016). Lo spazio e le forme. Forlì : La Greca Editori.
Lo spazio e le forme
MUCELLI, ELENA
2016
Abstract
Nell’esperienza condotta da Dias il progetto, a qualunque scala esso si sviluppi, non abbandona l’aderenza a una visione d’insieme, radicandosi in maniera rigorosa al dato fisico del luogo senza tuttavia perdere mai di vista le istanze del progetto. Nelle opere realizzate prevale una calibrata tensione fra lo spazio aperto, oggetto di una lettura sempre minuziosa e attenta ad ogni piccola presenza, gli esterni, generalmente caratterizzati da volumetrie pure e dai caratteri razionali, e gli interni, in cui prevale l’apertura nei confronti del paesaggio inquadrato e l’attenzione nei confronti della scala umana. La questione dello spazio assume in questo contesto un ruolo di primo piano. Si tratta di uno spazio interpretato, sulla scorta della nota riflessione sviluppata da Fernando Távora, come vera e propria forma, “perché ciò che noi definiamo spazio è costituito da materia” e dunque la nozione “di uno spazio che separa e lega le forme, ma esso stesso forma, è una nozione fondamentale” poiché non esistono forme isolate ma relazioni costanti tra forme che occupano lo spazio e lo spazio che è esso stesso “forma - negativo o matrice - delle forme visibili”.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.