Il presente volume raccoglie gran parte dei lavori presentati all’XI Convegno Nazione di S.I.P.CO, tenutosi a Bergamo dal 16 al 18 giugno 2016. Il tema del convegno “Frontiere di comunità. Complessità a confronto” invita a riflettere sul significato del confine. In origine solco tracciato dal vomere trascinato dall’aratro, esso è ciò che ridisegna l’ordine cosmico sulla terra. Il solco delimita uno spazio, lo sottrae all’infinito, gli conferisce una dimensione e lo rende al contempo inconfondibile e vivibile. Stabilire un confine significa fondare uno spazio, delineare una linea certa e stabile, individuare un punto fermo da cui partire e a cui fare riferimento. Questa linea però non necessariamente significa chiusura: il confine è anche il luogo dell’incontro tra le differenze, dell’interscambio che conduce alla costruzione di nuove identità, acquisendo e lasciando qualcosa a entrambi i lati del confine. Ancora, il confine può divenire luogo di difesa o luogo lasciato vuoto dall’abitare. Concetto affascinante e complesso intrinsecamente connesso alla vita delle persone e delle comunità, soprattutto nell’attuale contesto storico, sfida gli psicologi e gli operatori tutti di comunità.
Albanesi, C. (2017). Frontiere di comunità. Complessità a confronto. Bologna : Università di Bologna, Alma DL.
Frontiere di comunità. Complessità a confronto
ALBANESI, CINZIA
2017
Abstract
Il presente volume raccoglie gran parte dei lavori presentati all’XI Convegno Nazione di S.I.P.CO, tenutosi a Bergamo dal 16 al 18 giugno 2016. Il tema del convegno “Frontiere di comunità. Complessità a confronto” invita a riflettere sul significato del confine. In origine solco tracciato dal vomere trascinato dall’aratro, esso è ciò che ridisegna l’ordine cosmico sulla terra. Il solco delimita uno spazio, lo sottrae all’infinito, gli conferisce una dimensione e lo rende al contempo inconfondibile e vivibile. Stabilire un confine significa fondare uno spazio, delineare una linea certa e stabile, individuare un punto fermo da cui partire e a cui fare riferimento. Questa linea però non necessariamente significa chiusura: il confine è anche il luogo dell’incontro tra le differenze, dell’interscambio che conduce alla costruzione di nuove identità, acquisendo e lasciando qualcosa a entrambi i lati del confine. Ancora, il confine può divenire luogo di difesa o luogo lasciato vuoto dall’abitare. Concetto affascinante e complesso intrinsecamente connesso alla vita delle persone e delle comunità, soprattutto nell’attuale contesto storico, sfida gli psicologi e gli operatori tutti di comunità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.