Edizione critica con traduzione italiana e commento dell'iscrizione greca contenente un dossier di epistole regie. Attraverso una lettera/πρόσταγμα, rinvenuta a Pamukçu, nell’antica Misia, inviata a Zeuxi, il governatore dell’Asia Minore Cistaurica, nel 209 Antioco III, che si trova nelle Satrapie Superiori, designa Nicanore, il ciambellano e uno degli Amici, alla carica di grande sacerdote dei santuari nel territiorio al di là del Tauro, come da sua richiesta (parallelo con l’anonimo grande sacerdote dei santuari presso Dafne), e a quella di preposto ai santuari, secondo il modello di incarico svolto da Dione ai tempi di Antioco II (paralleli con Demetrio nell’iscrizione da Apollonia della Salbakè e con Olympiodoros nell’iscrizione da Tel Maresha). Prescrive, poi, che il nome di Nicanore, coadiuvato nell’espletamento delle sue funzioni dai governatori locali, compaia eponimo sui contratti e sui documenti legali (attestazioni a Amyzon, Xanthos, Pleura) e che la lettera sia pubblicata su stele in più esemplari nei santuari più eminenti (è stato rinvenuto un secondo esemplare da Akşehir, l’antica Philomelion di Frigia). L’ordinanza, in circa due mesi e mezzo, come è attestato dalle datazioni in calce ai testi, raggiunge Zeuxi e, a cascata, è da questi inoltrata ai propri subordinati, Filota, stratego della Misia, e Bythis, l’hyparchos. L’iscrizione attesta che la Misia non è più a quest’epoca sotto il controllo di Attalo I, come ai tempi di Seleuco III e dell’usurpatore Acheo, ma non fornisce elementi per collegare nel 209 la carica di grande sacerdote di Nicanore al ruler cult del sovrano vivente e dei suoi antenati, attestata per certo solo nella lettera/πρόσταγμα del 193 sull’istituzione del grande sacerdozio del culto della regina Laodice.
Alice Bencivenni (2016). Axon. Iscrizioni storiche greche. Dossier di Pamukçu: lettera di Filota, lettera di Zeuxi, lettera di Antioco III.
Axon. Iscrizioni storiche greche. Dossier di Pamukçu: lettera di Filota, lettera di Zeuxi, lettera di Antioco III
BENCIVENNI, ALICE
2016
Abstract
Edizione critica con traduzione italiana e commento dell'iscrizione greca contenente un dossier di epistole regie. Attraverso una lettera/πρόσταγμα, rinvenuta a Pamukçu, nell’antica Misia, inviata a Zeuxi, il governatore dell’Asia Minore Cistaurica, nel 209 Antioco III, che si trova nelle Satrapie Superiori, designa Nicanore, il ciambellano e uno degli Amici, alla carica di grande sacerdote dei santuari nel territiorio al di là del Tauro, come da sua richiesta (parallelo con l’anonimo grande sacerdote dei santuari presso Dafne), e a quella di preposto ai santuari, secondo il modello di incarico svolto da Dione ai tempi di Antioco II (paralleli con Demetrio nell’iscrizione da Apollonia della Salbakè e con Olympiodoros nell’iscrizione da Tel Maresha). Prescrive, poi, che il nome di Nicanore, coadiuvato nell’espletamento delle sue funzioni dai governatori locali, compaia eponimo sui contratti e sui documenti legali (attestazioni a Amyzon, Xanthos, Pleura) e che la lettera sia pubblicata su stele in più esemplari nei santuari più eminenti (è stato rinvenuto un secondo esemplare da Akşehir, l’antica Philomelion di Frigia). L’ordinanza, in circa due mesi e mezzo, come è attestato dalle datazioni in calce ai testi, raggiunge Zeuxi e, a cascata, è da questi inoltrata ai propri subordinati, Filota, stratego della Misia, e Bythis, l’hyparchos. L’iscrizione attesta che la Misia non è più a quest’epoca sotto il controllo di Attalo I, come ai tempi di Seleuco III e dell’usurpatore Acheo, ma non fornisce elementi per collegare nel 209 la carica di grande sacerdote di Nicanore al ruler cult del sovrano vivente e dei suoi antenati, attestata per certo solo nella lettera/πρόσταγμα del 193 sull’istituzione del grande sacerdozio del culto della regina Laodice.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.