L’incontro “Colloqui.AT.e 2015” dell’Associazione Ar.Tec. si è svolto a Bologna nelle giornate dal 26 al 28 novembre 2015, presso la Scuola di Ingegneria e Architettura dell’Università di Bologna. L’appuntamento annuale fra i membri dell’associazione si è svolto nella città sede dell’Università più antica del mondo e, in particolare, fra i muri di un edificio storico di grande valore architettonico e simbolico progettato da Giuseppe Vaccaro, uno dei più importanti architetti del Novecento. Questo edificio razionalista, per le sue caratteristiche architettoniche e costruttive, acquista un valore aggiunto se analizzato secondo i tre ambiti tematici individuati dal convegno: infatti, offri re una interessante occasione di riflessione sotto il pro lo dei requisiti prestazionali, delle tecniche costruttive impiegate e del valore architettonico e paesaggistico del bene. Gli esiti di questo importante incontro vengono raccolti nel secondo volume della collana editoriale “Colloqui.AT.e”, che racchiude tutti i contributi redatti in occasione del convegno Ar.Tec., accompagnati dalle presentazioni dei vertici dell’associazione e dalle introduzioni dei docenti che hanno esposto una analisi critica dei contributi. Le giornate di convegno hanno dato vita a un confronto tra coloro che hanno partecipato all’evento presentando i loro contributi scritti e assistendo ai dibattiti sorti dalle riflessioni da questi offerti. Anche quest’anno il comitato organizzativo ha potuto riscontrare una grande affluenza da parte dei giovani ricercatori non strutturati (dottorandi, dottori, assegnisti e borsisti di ricerca) e dei professori (associati e ordinari). Lo scambio tra queste persone ha rappresentato un momento importante di condivisione e trasmissione del sapere, di riflessione e confronto sulle tematiche poste alla base della disciplina dell’Architettura Tecnica. Il convegno è stato strutturato prevedendo una prima giornata dedicata ai giovani ricercatori e alla presentazione dei loro contributi, suddivisi per aree tematiche – Building Performance, Building Design and Techniques, Building Heritage – e al confronto tra docenti in merito ai percorsi formativi e al collocamento professionale. La seconda giornata è stata articolata seguendo i tre ambiti tematici individuati sopra: per ciascuno di essi, la sessione è stata aperta dalle riflessioni di docenti che hanno introdotto la presentazione di uno o due contributi dei giovani ricercatori, selezionati per particolare merito e pregio scientifico, seguita da un momento di dibattito. L’ultima mattina del convegno si è dedicata alla visita culturale di alcuni luoghi storici importanti della città di Bologna: visita della Cattedrale di San Pietro e salita in quota nel sottotetto per ammirare le grandi capriate al di sopra della volta gotica – riportate nella foto in copertina – seguita dalla visita di Palazzo d’Accursio con salita alla Torre dell’Orologio, del Complesso dell’Archiginnasio e del Teatro Anatomico in legno intagliato. Passando ai numeri, rispetto al 2014, è stato riscontrato un aumento dei contributi presentati pari al 12% circa. La distribuzione dei 78 papers all’interno delle tre aree tematiche mostra come l’ambito decisamente più battuto sia quello del Building Heritage che costituisce il 49% del totale. Il settore più debole in quanto a produzione scienti ca è quello del Building Performance con 15 contributi presentati (19%) mentre per l’ambito Building Design and Techniques sono stati presentati 25 articoli (32%). La chiara prevalenza di ricerche inerenti la conservazione del patrimonio è sicuramente riconducibile all’attenzione che, da sempre, nel contesto italiano, è rivolta a questo tema. In effetti, il patrimonio costruito storico è un elemento di grande interesse per la ricerca in questo ambito, anche in un’ottica di valorizzazione. L’attenzione rivolta alle nuove tecniche costruttive dimostra comunque l’intenzione dei ricercatori a cimentarsi in temi di ricerca complessi, spesso con caratteristiche multidisciplinari e specialistiche, che portano a inevitabili ricadute anche sul miglioramento delle performance degli edifici, esistenti e nuovi, nell’orizzonte dettato dalle normative energetiche. I contributi sono giunti da 26 diversi atenei italiani, distribuiti lungo tutta la penisola, a conferma di come questo appuntamento nazionale sia in grado di costituire un importante momento di aggregazione per tutta la disciplina. I dati indicano inoltre come ci siano stati ben 72 corresponding author diversi, con una partecipazione complessiva, a diverso titolo, di 135 persone coinvolte nella redazione dei contributi. Professori e ricercatori esperti collaborano ed indirizzano quindi team di lavoro costituiti da giovani ricercatori con diverse professionalità e specificità. La lettura dei contributi scientifici presentati in questa occasione porta alla luce la multidisciplinarità delle ricerche svolte nel settore dell’Architettura Tecnica presso le diverse sedi italiane, leggibile sia nelle specifiche tematiche affrontate che negli approcci di ricerca impiegati dai ricercatori. Un altro dato fondamentale che accomuna i contributi di tutti gli ambiti di ricerca riguarda la forte componente di innovazione tecnologica che acquista un ruolo sempre più centrale per l’evoluzione della ricerca. L’affinamento di strumenti tecnologici e di tecniche innovative rappresenta una componente fondamentale dei contributi presentati, non soltanto come fine ultimo di ricerca, ma anche come importante mezzo di ricerca, volto all’ottimizzazione sempre più precisa dei processi. A fianco dell’evoluzione tecnologica, strettamente legata al progresso della tecnica – propria dell’area disciplinare – emerge la necessità di attuare un confronto internazionale con le realtà afferenti ai medesimi settori di ricerca scientifica, attraverso lo scambio di informazioni favorito dai seminari e convegni e dalla diffusione delle pubblicazioni scientifiche. L’incontro Colloqui.AT.e 2015 ha dimostrato la continua evoluzione delle conoscenze acquisite nell’ambito della ricerca, oltre al conseguimento di una sempre maggiore consapevolezza della natura profonda dell’area disciplinare di Architettura Tecnica: un luogo di sintesi del sapere tecnico, primariamente connotato dall’inclinazione all’individuazione delle problematiche e alla successiva elaborazione dei paradigmi e metodi di ricerca per la formulazione di soluzioni progettuali volte alla loro risoluzione. Questo aspetto costituisce l’essenza della figura degli Ingegneri Edili-Architetti, la cui complessità e valore derivano dalla convivenza della duplice componente teorica e pratica nella formazione culturale ricevuta, coltivata e trasmessa ai nuovi giovani ricercatori.

COLLOQUI.AT.E 2015: L’EVOLUZIONE DEL SAPERE IN ARCHITETTURA TECNICA, Atti del Convegno

MAZZOLI, CECILIA;PRATI, DAVIDE
2016

Abstract

L’incontro “Colloqui.AT.e 2015” dell’Associazione Ar.Tec. si è svolto a Bologna nelle giornate dal 26 al 28 novembre 2015, presso la Scuola di Ingegneria e Architettura dell’Università di Bologna. L’appuntamento annuale fra i membri dell’associazione si è svolto nella città sede dell’Università più antica del mondo e, in particolare, fra i muri di un edificio storico di grande valore architettonico e simbolico progettato da Giuseppe Vaccaro, uno dei più importanti architetti del Novecento. Questo edificio razionalista, per le sue caratteristiche architettoniche e costruttive, acquista un valore aggiunto se analizzato secondo i tre ambiti tematici individuati dal convegno: infatti, offri re una interessante occasione di riflessione sotto il pro lo dei requisiti prestazionali, delle tecniche costruttive impiegate e del valore architettonico e paesaggistico del bene. Gli esiti di questo importante incontro vengono raccolti nel secondo volume della collana editoriale “Colloqui.AT.e”, che racchiude tutti i contributi redatti in occasione del convegno Ar.Tec., accompagnati dalle presentazioni dei vertici dell’associazione e dalle introduzioni dei docenti che hanno esposto una analisi critica dei contributi. Le giornate di convegno hanno dato vita a un confronto tra coloro che hanno partecipato all’evento presentando i loro contributi scritti e assistendo ai dibattiti sorti dalle riflessioni da questi offerti. Anche quest’anno il comitato organizzativo ha potuto riscontrare una grande affluenza da parte dei giovani ricercatori non strutturati (dottorandi, dottori, assegnisti e borsisti di ricerca) e dei professori (associati e ordinari). Lo scambio tra queste persone ha rappresentato un momento importante di condivisione e trasmissione del sapere, di riflessione e confronto sulle tematiche poste alla base della disciplina dell’Architettura Tecnica. Il convegno è stato strutturato prevedendo una prima giornata dedicata ai giovani ricercatori e alla presentazione dei loro contributi, suddivisi per aree tematiche – Building Performance, Building Design and Techniques, Building Heritage – e al confronto tra docenti in merito ai percorsi formativi e al collocamento professionale. La seconda giornata è stata articolata seguendo i tre ambiti tematici individuati sopra: per ciascuno di essi, la sessione è stata aperta dalle riflessioni di docenti che hanno introdotto la presentazione di uno o due contributi dei giovani ricercatori, selezionati per particolare merito e pregio scientifico, seguita da un momento di dibattito. L’ultima mattina del convegno si è dedicata alla visita culturale di alcuni luoghi storici importanti della città di Bologna: visita della Cattedrale di San Pietro e salita in quota nel sottotetto per ammirare le grandi capriate al di sopra della volta gotica – riportate nella foto in copertina – seguita dalla visita di Palazzo d’Accursio con salita alla Torre dell’Orologio, del Complesso dell’Archiginnasio e del Teatro Anatomico in legno intagliato. Passando ai numeri, rispetto al 2014, è stato riscontrato un aumento dei contributi presentati pari al 12% circa. La distribuzione dei 78 papers all’interno delle tre aree tematiche mostra come l’ambito decisamente più battuto sia quello del Building Heritage che costituisce il 49% del totale. Il settore più debole in quanto a produzione scienti ca è quello del Building Performance con 15 contributi presentati (19%) mentre per l’ambito Building Design and Techniques sono stati presentati 25 articoli (32%). La chiara prevalenza di ricerche inerenti la conservazione del patrimonio è sicuramente riconducibile all’attenzione che, da sempre, nel contesto italiano, è rivolta a questo tema. In effetti, il patrimonio costruito storico è un elemento di grande interesse per la ricerca in questo ambito, anche in un’ottica di valorizzazione. L’attenzione rivolta alle nuove tecniche costruttive dimostra comunque l’intenzione dei ricercatori a cimentarsi in temi di ricerca complessi, spesso con caratteristiche multidisciplinari e specialistiche, che portano a inevitabili ricadute anche sul miglioramento delle performance degli edifici, esistenti e nuovi, nell’orizzonte dettato dalle normative energetiche. I contributi sono giunti da 26 diversi atenei italiani, distribuiti lungo tutta la penisola, a conferma di come questo appuntamento nazionale sia in grado di costituire un importante momento di aggregazione per tutta la disciplina. I dati indicano inoltre come ci siano stati ben 72 corresponding author diversi, con una partecipazione complessiva, a diverso titolo, di 135 persone coinvolte nella redazione dei contributi. Professori e ricercatori esperti collaborano ed indirizzano quindi team di lavoro costituiti da giovani ricercatori con diverse professionalità e specificità. La lettura dei contributi scientifici presentati in questa occasione porta alla luce la multidisciplinarità delle ricerche svolte nel settore dell’Architettura Tecnica presso le diverse sedi italiane, leggibile sia nelle specifiche tematiche affrontate che negli approcci di ricerca impiegati dai ricercatori. Un altro dato fondamentale che accomuna i contributi di tutti gli ambiti di ricerca riguarda la forte componente di innovazione tecnologica che acquista un ruolo sempre più centrale per l’evoluzione della ricerca. L’affinamento di strumenti tecnologici e di tecniche innovative rappresenta una componente fondamentale dei contributi presentati, non soltanto come fine ultimo di ricerca, ma anche come importante mezzo di ricerca, volto all’ottimizzazione sempre più precisa dei processi. A fianco dell’evoluzione tecnologica, strettamente legata al progresso della tecnica – propria dell’area disciplinare – emerge la necessità di attuare un confronto internazionale con le realtà afferenti ai medesimi settori di ricerca scientifica, attraverso lo scambio di informazioni favorito dai seminari e convegni e dalla diffusione delle pubblicazioni scientifiche. L’incontro Colloqui.AT.e 2015 ha dimostrato la continua evoluzione delle conoscenze acquisite nell’ambito della ricerca, oltre al conseguimento di una sempre maggiore consapevolezza della natura profonda dell’area disciplinare di Architettura Tecnica: un luogo di sintesi del sapere tecnico, primariamente connotato dall’inclinazione all’individuazione delle problematiche e alla successiva elaborazione dei paradigmi e metodi di ricerca per la formulazione di soluzioni progettuali volte alla loro risoluzione. Questo aspetto costituisce l’essenza della figura degli Ingegneri Edili-Architetti, la cui complessità e valore derivano dalla convivenza della duplice componente teorica e pratica nella formazione culturale ricevuta, coltivata e trasmessa ai nuovi giovani ricercatori.
2016
766
9788891619068
Mazzoli, Cecilia; Prati, Davide
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