Sotto il titolo Rerum maritimarum, si avvia una collana editoriale che intende dare divulgazione a studi e ricerche promossi dal Museo della Marineria di Pesaro “W. Patrignani” e, all’occasione, offrire anche sviluppo alla rete di relazioni che si metteranno in attivo. Il Museo di Pesaro vorrebbe infatti caratterizzarsi non tanto come mero contenitore di raccolte di oggetti e documenti, quanto piuttosto quale laboratorio di iniziative e polo di riferimento per il recupero e la valorizzazione della cultura marinara ed insieme per lo scambio di esperienze diverse sotto il comune denominatore del mare, nella convinzione che il confronto di interpretazioni e di metodologie sia fondamentale per migliorare la conoscenza delle genti e della storia del Mediterraneo. Attraverso i quaderni ci si prefigge di concretizzare un progetto organico con l’indagine dei valori strutturali, operativi ed espressivi che toccano la comunità locale e più in generale la conoscenza dell’ambiente marino e delle attività ad esso collegate e che andrà ad arricchire, sul fronte della didattica, un quadro di insieme. Si intende insomma valorizzare il bene culturale costituito dagli oggetti della cultura materiale, che delineano il percorso museale scandito dalle sale tematiche del museo “W. Patrignani”, ricercando una pratica che coniughi il rigore dell’indagine, il legame con il territorio e l’attenzione al pubblico a cui deve essere offerto, in termini di conoscenza. Seguendo questi criteri si cercherà di ricostruire uno spaccato di lunga durata in cui emergano i rapporti di una città con i paesi che si affacciano sull’Adriatico e sul Mediterraneo, rapporti che costituiscono un tema centrale della storia passata ed anche del nostro tempo. Scambi di uomini e di idee, aggressione e difesa, conquista, colonizzazione e cooperazione, conflitti e transiti culturali hanno segnato e segnano i litorali, i luoghi e la società. Una visita a Villa Molaroni deve significare prendere contatto con una città proiettata su un mare recuperato e valorizzato attraverso lo studio della storia e delle relazioni con l’ambiente e con i popoli del Mediterraneo nel corso dei secoli. Il filo conduttore delle ricerche e degli incontri che troveranno teatro nel Museo della Marineria “W. Patrignani” rimane sempre il rapporto fra l’uomo e il mare, inquadrato però da diversi angoli visuali. Il mare Mediterraneo rappresenta l’elemento che amalgama paesi e civiltà che su di esso si affacciano ed è il punto d’incontro reale ed ideale di culture ed economie diverse che si caratterizzano per una comune appartenenza pur nella peculiarità di differenti etnie e nazionalità. Il tutto costituisce un fenomeno affascinante dove ambiente e uomo si integrano e si conformano a vicenda, plasmando nel corso del tempo un patrimonio di conoscenze frutto di una somma di saperi. Sono appunto questi saperi che vanno riscoperti.
M.L. De Nicolò (2007). Rerum Maritimarum. VILLA VERUCCHIO (RN) : La Pieve.
Rerum Maritimarum
DE NICOLO', MARIA LUCIA
2007
Abstract
Sotto il titolo Rerum maritimarum, si avvia una collana editoriale che intende dare divulgazione a studi e ricerche promossi dal Museo della Marineria di Pesaro “W. Patrignani” e, all’occasione, offrire anche sviluppo alla rete di relazioni che si metteranno in attivo. Il Museo di Pesaro vorrebbe infatti caratterizzarsi non tanto come mero contenitore di raccolte di oggetti e documenti, quanto piuttosto quale laboratorio di iniziative e polo di riferimento per il recupero e la valorizzazione della cultura marinara ed insieme per lo scambio di esperienze diverse sotto il comune denominatore del mare, nella convinzione che il confronto di interpretazioni e di metodologie sia fondamentale per migliorare la conoscenza delle genti e della storia del Mediterraneo. Attraverso i quaderni ci si prefigge di concretizzare un progetto organico con l’indagine dei valori strutturali, operativi ed espressivi che toccano la comunità locale e più in generale la conoscenza dell’ambiente marino e delle attività ad esso collegate e che andrà ad arricchire, sul fronte della didattica, un quadro di insieme. Si intende insomma valorizzare il bene culturale costituito dagli oggetti della cultura materiale, che delineano il percorso museale scandito dalle sale tematiche del museo “W. Patrignani”, ricercando una pratica che coniughi il rigore dell’indagine, il legame con il territorio e l’attenzione al pubblico a cui deve essere offerto, in termini di conoscenza. Seguendo questi criteri si cercherà di ricostruire uno spaccato di lunga durata in cui emergano i rapporti di una città con i paesi che si affacciano sull’Adriatico e sul Mediterraneo, rapporti che costituiscono un tema centrale della storia passata ed anche del nostro tempo. Scambi di uomini e di idee, aggressione e difesa, conquista, colonizzazione e cooperazione, conflitti e transiti culturali hanno segnato e segnano i litorali, i luoghi e la società. Una visita a Villa Molaroni deve significare prendere contatto con una città proiettata su un mare recuperato e valorizzato attraverso lo studio della storia e delle relazioni con l’ambiente e con i popoli del Mediterraneo nel corso dei secoli. Il filo conduttore delle ricerche e degli incontri che troveranno teatro nel Museo della Marineria “W. Patrignani” rimane sempre il rapporto fra l’uomo e il mare, inquadrato però da diversi angoli visuali. Il mare Mediterraneo rappresenta l’elemento che amalgama paesi e civiltà che su di esso si affacciano ed è il punto d’incontro reale ed ideale di culture ed economie diverse che si caratterizzano per una comune appartenenza pur nella peculiarità di differenti etnie e nazionalità. Il tutto costituisce un fenomeno affascinante dove ambiente e uomo si integrano e si conformano a vicenda, plasmando nel corso del tempo un patrimonio di conoscenze frutto di una somma di saperi. Sono appunto questi saperi che vanno riscoperti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.