Scopo di questo contributo è di dimostrare un uso molto particolare del deittico latino iste. Questa funzione viene chiamata 'deissi scenica': si tratta di un uso di iste molto speciale, con funzioni di focalizzazione del discorso, e di deissi esterna. Una sorta, per così dire, di ‘deissi collettiva’, non riferita nè ai personaggi presenti in scena, né al pubblico, ma a gruppi di persone che agitano il vasto spazio che si snoda alle spalle degli attori, dove tutti intravvedono, nell’immaginazione, se non nella realtà la città e i suoi abitanti. Ad esse farà riferimento il parlante con un ampio gesto della mano.

Sull’uso di iste negli scenici latini arcaici

DEL VECCHIO, TOMMASO
2008

Abstract

Scopo di questo contributo è di dimostrare un uso molto particolare del deittico latino iste. Questa funzione viene chiamata 'deissi scenica': si tratta di un uso di iste molto speciale, con funzioni di focalizzazione del discorso, e di deissi esterna. Una sorta, per così dire, di ‘deissi collettiva’, non riferita nè ai personaggi presenti in scena, né al pubblico, ma a gruppi di persone che agitano il vasto spazio che si snoda alle spalle degli attori, dove tutti intravvedono, nell’immaginazione, se non nella realtà la città e i suoi abitanti. Ad esse farà riferimento il parlante con un ampio gesto della mano.
2008
Papers on Grammar X
93
108
T. Del Vecchio
File in questo prodotto:
Eventuali allegati, non sono esposti

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/59401
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact