Il progetto PP-ICON (Plant Pollinator Integrated CONservation approach: a demonstrative proposal) è un progetto LIFE+ Biodiversità della durata di 4 anni incentrato sulla conservazione integrata di una pianta localmente rara, Dictamnus albus L., e sulla comunità dei suoi impollinatori. Il sito di intervento si trova all'interno di un’area protetta della provincia di Bologna (Parco Regionale dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell'Abbadessa), che è anche un sito di interesse comunitario (SIC-ZPS IT4050001 Rete Natura2000). Le azioni si concentrano in quattro ambiti principali: gestione dell'habitat, salvaguardia degli impollinatori, sensibilizzazione degli stakeholders e divulgazione. Gli interventi sull’habitat sono consistiti nella creazione di schiarite boschive, al fine di ristabilire le migliori condizioni ambientali per la persistenza della pianta, che soffre per la chiusura del bosco. Sono stati individuati gli impollinatori effettivi del dittamo, al fine di fornire loro siti di nidificazione idonei, e alcune specie di bombi sono state allevate artificialmente e reintrodotte nella zona. Il sostentamento degli impollinatori è stato anche favorito dall'incremento delle fonti mellifere, ossia della flora spontanea necessaria a fornire loro nettare e polline. A tale scopo sono state scelte 16 specie già presenti nell'area e con una fioritura scalare, per garantire la presenza di fonti alimentari per tutto il periodo di sviluppo degli insetti. Il successo delle azioni di conservazione viene valutato attraverso il monitoraggio periodico della fitness della pianta e della diversità degli impollinatori. Dopo tre anni dall'inizio del progetto la gestione del bosco ha dato esito positivo, con un incremento della luce incidente nelle due aree di taglio di rispettivamente 5 e 2 volte rispetto alle due aree di controllo, e un aumento di 6 volte del numero di piante fiorite. L'introduzione di 6 gruppi di nidi artificiali ha avuto successo per diverse specie di api solitarie (es. varie Megachilidae e Xylocopa sp.), mentre i 10 nidi per bombi non sono stati colonizzati. Tuttavia, in tre anni, 17 colonie di Bombus terrestris sono state allevate con successo in laboratorio e reintrodotte nella zona. Le piante nettarifere trapiantate vengono assiduamente visitate dagli impollinatori selvatici e, anche se i dati del monitoraggio indicano ancora una generale scarsità di fauna impollinatrice, vi è una relazione positiva tra abbondanza degli impollinatori e diversità delle specie di fiori; nell’anno successivo all’introduzione delle nettarifere infatti l’indice di Shannon è aumentato in media di 0,25 punti ogni mese rispetto all’anno precedente. Gli eventi di divulgazione, che si concentrano sul rapporto tra piante e impollinatori e sulle strategie per la loro conservazione, hanno attirato un numero sempre crescente di persone negli anni del progetto, contribuendo a sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importante tema della conservazione della biodiversità.

Bogo, G., Bortolotti, L., Fisogni, A., Quaranta, M., Grillenzoni, F., Corvucci, F., et al. (2014). CONSERVAZIONE INTEGRATA DI UNA PIANTA RARA E MINACCIATA E DELLA COMUNITA' DEI SUOI IMPOLLINATORI SELVATICI: PROGETTO LIFE+ PP-ICON (LIFE09/NAT/IT/000212).

CONSERVAZIONE INTEGRATA DI UNA PIANTA RARA E MINACCIATA E DELLA COMUNITA' DEI SUOI IMPOLLINATORI SELVATICI: PROGETTO LIFE+ PP-ICON (LIFE09/NAT/IT/000212)

BOGO, GHERARDO;FISOGNI, ALESSANDRO;MOSSETTI, UMBERTO;PORRINI, CLAUDIO;GALLONI, MARTA
2014

Abstract

Il progetto PP-ICON (Plant Pollinator Integrated CONservation approach: a demonstrative proposal) è un progetto LIFE+ Biodiversità della durata di 4 anni incentrato sulla conservazione integrata di una pianta localmente rara, Dictamnus albus L., e sulla comunità dei suoi impollinatori. Il sito di intervento si trova all'interno di un’area protetta della provincia di Bologna (Parco Regionale dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell'Abbadessa), che è anche un sito di interesse comunitario (SIC-ZPS IT4050001 Rete Natura2000). Le azioni si concentrano in quattro ambiti principali: gestione dell'habitat, salvaguardia degli impollinatori, sensibilizzazione degli stakeholders e divulgazione. Gli interventi sull’habitat sono consistiti nella creazione di schiarite boschive, al fine di ristabilire le migliori condizioni ambientali per la persistenza della pianta, che soffre per la chiusura del bosco. Sono stati individuati gli impollinatori effettivi del dittamo, al fine di fornire loro siti di nidificazione idonei, e alcune specie di bombi sono state allevate artificialmente e reintrodotte nella zona. Il sostentamento degli impollinatori è stato anche favorito dall'incremento delle fonti mellifere, ossia della flora spontanea necessaria a fornire loro nettare e polline. A tale scopo sono state scelte 16 specie già presenti nell'area e con una fioritura scalare, per garantire la presenza di fonti alimentari per tutto il periodo di sviluppo degli insetti. Il successo delle azioni di conservazione viene valutato attraverso il monitoraggio periodico della fitness della pianta e della diversità degli impollinatori. Dopo tre anni dall'inizio del progetto la gestione del bosco ha dato esito positivo, con un incremento della luce incidente nelle due aree di taglio di rispettivamente 5 e 2 volte rispetto alle due aree di controllo, e un aumento di 6 volte del numero di piante fiorite. L'introduzione di 6 gruppi di nidi artificiali ha avuto successo per diverse specie di api solitarie (es. varie Megachilidae e Xylocopa sp.), mentre i 10 nidi per bombi non sono stati colonizzati. Tuttavia, in tre anni, 17 colonie di Bombus terrestris sono state allevate con successo in laboratorio e reintrodotte nella zona. Le piante nettarifere trapiantate vengono assiduamente visitate dagli impollinatori selvatici e, anche se i dati del monitoraggio indicano ancora una generale scarsità di fauna impollinatrice, vi è una relazione positiva tra abbondanza degli impollinatori e diversità delle specie di fiori; nell’anno successivo all’introduzione delle nettarifere infatti l’indice di Shannon è aumentato in media di 0,25 punti ogni mese rispetto all’anno precedente. Gli eventi di divulgazione, che si concentrano sul rapporto tra piante e impollinatori e sulle strategie per la loro conservazione, hanno attirato un numero sempre crescente di persone negli anni del progetto, contribuendo a sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importante tema della conservazione della biodiversità.
2014
Supplemento atti vol. CXLV 2014
41
42
Bogo, G., Bortolotti, L., Fisogni, A., Quaranta, M., Grillenzoni, F., Corvucci, F., et al. (2014). CONSERVAZIONE INTEGRATA DI UNA PIANTA RARA E MINACCIATA E DELLA COMUNITA' DEI SUOI IMPOLLINATORI SELVATICI: PROGETTO LIFE+ PP-ICON (LIFE09/NAT/IT/000212).
Bogo, Gherardo; Bortolotti, Laura; Fisogni, Alessandro; Quaranta, Marino; Grillenzoni, Francesca; Corvucci, Francesca; Mossetti, Umberto; Guerra, Mari...espandi
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/593985
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