Il volume si propone di analizzare elaborare una categoria giuridica unitaria, denominata "violenza marittima", a cui ricondurre i diversi fenomeni della pirateria, della "armed robbery at sea" e del terrorismo marittimo. L'opera, divisa in cinque capitolo, fornisce inizialmente una panoramica dell'evoluzione storica dell'ordinamento applicabile alla pirateria, analizzando in particolare le cause della sua tardiva codificazione (Capitolo 1). Successivamente, viene approfondita la tematica della disciplina della pirateria marittima e del fenomeno della cosiddetta "armed robbery at sea", come contenute nella Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare e altri rilevanti documenti internazionali (Capitolo 2), da un lato, e la tematica della disciplina della fattispecie di "terrorismo marittimo" come codificata nella Convezione di Roma per la soppressioni di atti contro la violenza della navigazione del 1988 (Capitolo 3), dall'altro, oltre che gli strumenti di contrasto al fenomeno della "violenza marittima" in tutte le sue forme (Capitolo 4). Da ultimo, si evidenziano le basi giuridiche e gli elementi di prassi che portano a ritenere che la distinzione tradizionale tra le tre fattispecie si stia progressivamente sfumando, indicando i vantaggi e gli svantaggi di una disciplina unitaria del fenomeno della "violenza marittima" (Capitolo 5).
Farnelli, G. (2015). Il contrasto alla violenza marittima nel diritto internazionale contemporaneo. Napoli : Editoriale scientifica.
Il contrasto alla violenza marittima nel diritto internazionale contemporaneo
FARNELLI, GIAN MARIA
2015
Abstract
Il volume si propone di analizzare elaborare una categoria giuridica unitaria, denominata "violenza marittima", a cui ricondurre i diversi fenomeni della pirateria, della "armed robbery at sea" e del terrorismo marittimo. L'opera, divisa in cinque capitolo, fornisce inizialmente una panoramica dell'evoluzione storica dell'ordinamento applicabile alla pirateria, analizzando in particolare le cause della sua tardiva codificazione (Capitolo 1). Successivamente, viene approfondita la tematica della disciplina della pirateria marittima e del fenomeno della cosiddetta "armed robbery at sea", come contenute nella Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare e altri rilevanti documenti internazionali (Capitolo 2), da un lato, e la tematica della disciplina della fattispecie di "terrorismo marittimo" come codificata nella Convezione di Roma per la soppressioni di atti contro la violenza della navigazione del 1988 (Capitolo 3), dall'altro, oltre che gli strumenti di contrasto al fenomeno della "violenza marittima" in tutte le sue forme (Capitolo 4). Da ultimo, si evidenziano le basi giuridiche e gli elementi di prassi che portano a ritenere che la distinzione tradizionale tra le tre fattispecie si stia progressivamente sfumando, indicando i vantaggi e gli svantaggi di una disciplina unitaria del fenomeno della "violenza marittima" (Capitolo 5).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.