Dall'esame dell’art. 133 del testo unico in materia di intermediazione finanziaria emerge come la disposizione tenti di conciliare la libertà di trasferire le azioni quotate su di un diverso mercato dell'Unione europea e la stabilità delle condizioni di investimento degli azionisti. Il suo contenuto precettivo, tuttavia, non copre tutte le possibili fattispecie del c.d. delisting, obbligando l’interprete ad una laboriosa attività ricostruttiva e di inquadramento delle modalità non menzionate dalla disciplina, ma diffuse nella pratica degli affari. Si considerano inoltre le implicazioni di questa disposizione per l’impostazione di una teoria generale della regolamentazione del delisting, confutando alcune conclusioni in precedenza raggiunte dalla dottrina, con particolare riferimento all’interazione tra questa disposizione e la disciplina generale del diritto di recesso prevista dall’art. 2437-quinquies c.c. Dopo avere analiticamente esaminato le condizioni poste dalla norma, si considerano le interferenze dell’interpretazione proposta con quanto previsto dalla più recente normativa europea in materia di offerte pubbliche d’acquisto, che rivela alcuni punti di contrasto di non semplice soluzione.

Esclusione su richiesta dalle negoziazioni. Commento all'art. 133 t.u.f.

GHETTI, RICCARDO
2012

Abstract

Dall'esame dell’art. 133 del testo unico in materia di intermediazione finanziaria emerge come la disposizione tenti di conciliare la libertà di trasferire le azioni quotate su di un diverso mercato dell'Unione europea e la stabilità delle condizioni di investimento degli azionisti. Il suo contenuto precettivo, tuttavia, non copre tutte le possibili fattispecie del c.d. delisting, obbligando l’interprete ad una laboriosa attività ricostruttiva e di inquadramento delle modalità non menzionate dalla disciplina, ma diffuse nella pratica degli affari. Si considerano inoltre le implicazioni di questa disposizione per l’impostazione di una teoria generale della regolamentazione del delisting, confutando alcune conclusioni in precedenza raggiunte dalla dottrina, con particolare riferimento all’interazione tra questa disposizione e la disciplina generale del diritto di recesso prevista dall’art. 2437-quinquies c.c. Dopo avere analiticamente esaminato le condizioni poste dalla norma, si considerano le interferenze dell’interpretazione proposta con quanto previsto dalla più recente normativa europea in materia di offerte pubbliche d’acquisto, che rivela alcuni punti di contrasto di non semplice soluzione.
2012
Commentario T.U.F. Decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 e successive modificazioni
1443
1449
Ghetti, Riccardo
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/592292
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