Il contributo analizza criticamente l'ambito applicativo, il contenuto dispositivo e quello sanzionatorio della disciplina speciale dell'acquisto di azioni proprie prevista dal testo unico dell'intermediazione finanziaria. Si considera innanzitutto l'evoluzione storica della disciplina, che rivela come la disposizione non si limiti ad attuare la parità di trattamento degli azionisti previsto dall'art. 92 t.u.f., cercando piuttosto di coniugare tale principio con la tutela della stabilità degli assetti proprietari e la regolare formazione dei prezzi di mercato. Nonostante la molteplicità di interessi coinvolti, tuttavia, si ritiene che l'istituto debba trovare la sua collocazione sistematica nell'ambito del diritto societario piuttosto che in quello dei mercati, con sostanziali ricadute ermeneutiche. Si esamina dunque la portata della disposizione e le fattispecie alle quali essa può applicarsi, dando ragione delle esenzioni di cui al comma 3 ed evidenziando gli effetti delle norme tributarie applicabili in materia di acquisto di azioni proprie. Alla la ricostruzione analitica delle diverse modalità pratiche di effettuazione dell'acquisto segue una critica ai nuovi requisiti pubblicitari previsti dall'art. 144-bis del Regolamento Emittenti. Particolare attenzione è infine prestata all'attuazione delle sanzioni penali, difficile a causa dell'indeterminatezza che discende dalla formulazione per principi di alcune delle prescrizioni incluse nella disposizione criticata.
Ghetti, R. (2012). Acquisto di azioni proprie e della società controllante. Commento all'art. 132 t.u.f.. Torino : Giappichelli.
Acquisto di azioni proprie e della società controllante. Commento all'art. 132 t.u.f.
GHETTI, RICCARDO
2012
Abstract
Il contributo analizza criticamente l'ambito applicativo, il contenuto dispositivo e quello sanzionatorio della disciplina speciale dell'acquisto di azioni proprie prevista dal testo unico dell'intermediazione finanziaria. Si considera innanzitutto l'evoluzione storica della disciplina, che rivela come la disposizione non si limiti ad attuare la parità di trattamento degli azionisti previsto dall'art. 92 t.u.f., cercando piuttosto di coniugare tale principio con la tutela della stabilità degli assetti proprietari e la regolare formazione dei prezzi di mercato. Nonostante la molteplicità di interessi coinvolti, tuttavia, si ritiene che l'istituto debba trovare la sua collocazione sistematica nell'ambito del diritto societario piuttosto che in quello dei mercati, con sostanziali ricadute ermeneutiche. Si esamina dunque la portata della disposizione e le fattispecie alle quali essa può applicarsi, dando ragione delle esenzioni di cui al comma 3 ed evidenziando gli effetti delle norme tributarie applicabili in materia di acquisto di azioni proprie. Alla la ricostruzione analitica delle diverse modalità pratiche di effettuazione dell'acquisto segue una critica ai nuovi requisiti pubblicitari previsti dall'art. 144-bis del Regolamento Emittenti. Particolare attenzione è infine prestata all'attuazione delle sanzioni penali, difficile a causa dell'indeterminatezza che discende dalla formulazione per principi di alcune delle prescrizioni incluse nella disposizione criticata.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.