La tutela degli interessi finanziari dell’Unione, soprattutto in relazione alla repressione delle frodi fiscali come quelle in materia di imposta sul valore aggiunto (IVA) e dazi doganali, ormai da decenni costituisce uno snodo centrale per lo sviluppo del diritto comunitario, sia nel suo complesso, sia con riferimento specifico al diritto penale. In questo ambito, appare fondamentale trovare un bilanciamento fra la tutela dei diritti di difesa degli individui sottoposti ad accertamento amministrativo o ad indagine penale, e la necessità di assicurare un’efficiente repressione di condotte illecite caratterizzate da una particolare gravità e dimensione transnazionale. Il presente contributo evidenzia alcuni profili problematici che caratterizzano i più recenti sviluppi della cooperazione penale-amministrativa nell’Unione europea, alla luce della direttiva sull’ordine europeo di indagine penale (OEI), della proposta di regolamento che istituisce la Procura europea (EPPO nell’acronimo inglese) e della rete di cooperazione stabilita dall’Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF).
Giulia, L. (2016). Profili critici sullo sviluppo della circolazione probatoria nell'Unione europea. Alcuni parametri di valutazione dei sistemi di cooperazione europei alla luce della direttiva OEI.. Bari : Cacucci editore.
Profili critici sullo sviluppo della circolazione probatoria nell'Unione europea. Alcuni parametri di valutazione dei sistemi di cooperazione europei alla luce della direttiva OEI.
LASAGNI, GIULIA
2016
Abstract
La tutela degli interessi finanziari dell’Unione, soprattutto in relazione alla repressione delle frodi fiscali come quelle in materia di imposta sul valore aggiunto (IVA) e dazi doganali, ormai da decenni costituisce uno snodo centrale per lo sviluppo del diritto comunitario, sia nel suo complesso, sia con riferimento specifico al diritto penale. In questo ambito, appare fondamentale trovare un bilanciamento fra la tutela dei diritti di difesa degli individui sottoposti ad accertamento amministrativo o ad indagine penale, e la necessità di assicurare un’efficiente repressione di condotte illecite caratterizzate da una particolare gravità e dimensione transnazionale. Il presente contributo evidenzia alcuni profili problematici che caratterizzano i più recenti sviluppi della cooperazione penale-amministrativa nell’Unione europea, alla luce della direttiva sull’ordine europeo di indagine penale (OEI), della proposta di regolamento che istituisce la Procura europea (EPPO nell’acronimo inglese) e della rete di cooperazione stabilita dall’Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.