La distanza tra noi e i Greci si misura anche per l’assenza della musica tra i valori della cultura occidentale odierna e la sua presenza, invece, tra le idee principali che erano insegnate e trasmesse da una generazione a un’altra come patrimonio indispensabile della società antica. Di tale eredità culturale faceva parte anche il sapere musicale: ci si deve interrogare allora in che cosa esso consistesse per i popoli del Mediterraneo antico e quale fosse la sua collocazione tra gli altri saperi tecnici nella formazione del cittadino. Il sapere musicale e i suoi contesti da Teofrasto a Claudio Tolemeo si propone di ricostruire alcuni esempi dei significati della conoscenza tecnica della musica, tra l’età ellenistica e i primi secoli dell’impero romano, attraverso dodici interventi di filosofi e storici, studiosi di letteratura, di filologia greca e di storia delle religioni del mondo antico, che ripropongono una visione allargata del sapere musicale. Il tema centrale della raccolta, che si propone di coniugare aspetti innovativi con l’aggiornamento di prospettive consolidate, fa luce non solo sulle occasioni e i luoghi dell’elaborazione e della circolazione delle idee sulla musica, ma anche, e soprattutto, sugli altri tipi di testi che coesistevano nella mente degli ascoltatori e dei lettori insieme ai trattati musicali: i ‘con-testi’, appunto. Per tali risvolti pluridisciplinari, questa lettura si rivolge a studenti e studiosi di musicologia, filosofia, storia, storia della scienza e antichistica.
D.Restani, D. Castaldo, C. Tassi (2009). Il sapere musicale e i suoi contesti: da Teofrasto a Plutarco.. RAVENNA : Longo.
Il sapere musicale e i suoi contesti: da Teofrasto a Plutarco.
RESTANI, DONATELLA;
2009
Abstract
La distanza tra noi e i Greci si misura anche per l’assenza della musica tra i valori della cultura occidentale odierna e la sua presenza, invece, tra le idee principali che erano insegnate e trasmesse da una generazione a un’altra come patrimonio indispensabile della società antica. Di tale eredità culturale faceva parte anche il sapere musicale: ci si deve interrogare allora in che cosa esso consistesse per i popoli del Mediterraneo antico e quale fosse la sua collocazione tra gli altri saperi tecnici nella formazione del cittadino. Il sapere musicale e i suoi contesti da Teofrasto a Claudio Tolemeo si propone di ricostruire alcuni esempi dei significati della conoscenza tecnica della musica, tra l’età ellenistica e i primi secoli dell’impero romano, attraverso dodici interventi di filosofi e storici, studiosi di letteratura, di filologia greca e di storia delle religioni del mondo antico, che ripropongono una visione allargata del sapere musicale. Il tema centrale della raccolta, che si propone di coniugare aspetti innovativi con l’aggiornamento di prospettive consolidate, fa luce non solo sulle occasioni e i luoghi dell’elaborazione e della circolazione delle idee sulla musica, ma anche, e soprattutto, sugli altri tipi di testi che coesistevano nella mente degli ascoltatori e dei lettori insieme ai trattati musicali: i ‘con-testi’, appunto. Per tali risvolti pluridisciplinari, questa lettura si rivolge a studenti e studiosi di musicologia, filosofia, storia, storia della scienza e antichistica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.