Il rifiuto della guerra, prima, la ribellione alla guerra, poi, costituiscono il passaggio da un antifascismo, che è innanzitutto esistenziale e culturale, alla Resistenza che è anch’essa innanzitutto un fenomeno esistenziale e culturale. L’accento posto sull’esclusivo antifascismo politico o sull’esclusiva Resistenza armata ha impedito di cogliere questi aspetti che sono essenziali per la comprensione sia dell’antifascismo sia della Resistenza. Quest’ultima interpretata, poi, esclusivamente come “guerra di liberazione contro lo straniero” ha nascosto la Resistenza come lotta per uscire dalla guerra. Il testo si incarica di dimostrare, attraverso fonti diverse, questa nuova interpretazione dell’antifascismo e della Resistenza. L’analisi dell’esperienza dei Gruppi di difesa della donna – che si sviluppano all’interno della Resistenza fra il 1943 e il 1945 – consente anche di sostenere che l’obiettivo di por fine alla guerra era prioritario e che a questo si combinava la richiesta di un nuovo patto fra i cittadini e lo Stato in grado di affermare nuovi diritti, diritti umani e diritti delle donne.
Gagliani, D. (2017). La Resistenza come movimento contro la guerra e per l’affermazione di diritti. Roma : Ministero dello Sviluppo Economico - Polo Bibliotecario.
La Resistenza come movimento contro la guerra e per l’affermazione di diritti
GAGLIANI, DIANELLA
2017
Abstract
Il rifiuto della guerra, prima, la ribellione alla guerra, poi, costituiscono il passaggio da un antifascismo, che è innanzitutto esistenziale e culturale, alla Resistenza che è anch’essa innanzitutto un fenomeno esistenziale e culturale. L’accento posto sull’esclusivo antifascismo politico o sull’esclusiva Resistenza armata ha impedito di cogliere questi aspetti che sono essenziali per la comprensione sia dell’antifascismo sia della Resistenza. Quest’ultima interpretata, poi, esclusivamente come “guerra di liberazione contro lo straniero” ha nascosto la Resistenza come lotta per uscire dalla guerra. Il testo si incarica di dimostrare, attraverso fonti diverse, questa nuova interpretazione dell’antifascismo e della Resistenza. L’analisi dell’esperienza dei Gruppi di difesa della donna – che si sviluppano all’interno della Resistenza fra il 1943 e il 1945 – consente anche di sostenere che l’obiettivo di por fine alla guerra era prioritario e che a questo si combinava la richiesta di un nuovo patto fra i cittadini e lo Stato in grado di affermare nuovi diritti, diritti umani e diritti delle donne.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.