Nel proporre una prospettiva transdisciplinare che fa dialogare la sociologia con la semiotica, gli studi di genere e la critica femminista, questo capitolo intende indagare alcuni dei principali nodi teorici, delle posizioni e degli strumenti d’analisi che hanno contraddistinto la ricerca sulle immagini del femminile e sulle rappresentazione dei “corpi delle donne”. Ad una introduzione su alcuni strumenti semiotici di analisi dell’immagine, tra cui la distinzione tra livello figurativo e livello plastico, insieme ai modi in cui un testo costruisce le sue strategie enunciative, segue l’esposizione e l’analisi critica di alcuni dei principali termini e categorie che hanno segnato l’evoluzione e la trasformazione della rappresentazione visuale del femminile e del genere, tra cui quelli proposti da Laura Mulvey rispetto allo sguardo (gaze) nel cinema, da Erving Goffman sulla iper-ritualizzazione che contraddistingue le rappresentazioni di donne e uomini nelle immagini pubblicitarie, e di Teresa de Lauretis sui modi in cui le immagini in movimento determinano la posizionalità e l’identità dei soggetti rappresentati, insieme a forme possibili di identificazione dello spettatore e della spettatrice. L’intento complessivo è dunque quello di comporre una mappa attraverso cui considerare ciò che ci consente di guardare e costruire il femminile. Si tratta di una mappa critica che tiene a mente che fare ricerca sulla rappresentazione del femminile oggi è un esercizio della nostra «capacità di aspirare» (Appadurai), uomini e donne, a forme di rappresentazione che restituiscano la potenza soggettiva, che la favoriscano ed educhino al rispetto e alla realizzazione di sé attraverso la creazione di contesti sociali e culturali paritari.
Demaria, C., Sassatelli, R. (2016). Visioni di genere e forme della femminilità. Soggetti, codici, significati. Bologna : il Mulino.
Visioni di genere e forme della femminilità. Soggetti, codici, significati
DEMARIA, CRISTINA;Sassatelli, R.
2016
Abstract
Nel proporre una prospettiva transdisciplinare che fa dialogare la sociologia con la semiotica, gli studi di genere e la critica femminista, questo capitolo intende indagare alcuni dei principali nodi teorici, delle posizioni e degli strumenti d’analisi che hanno contraddistinto la ricerca sulle immagini del femminile e sulle rappresentazione dei “corpi delle donne”. Ad una introduzione su alcuni strumenti semiotici di analisi dell’immagine, tra cui la distinzione tra livello figurativo e livello plastico, insieme ai modi in cui un testo costruisce le sue strategie enunciative, segue l’esposizione e l’analisi critica di alcuni dei principali termini e categorie che hanno segnato l’evoluzione e la trasformazione della rappresentazione visuale del femminile e del genere, tra cui quelli proposti da Laura Mulvey rispetto allo sguardo (gaze) nel cinema, da Erving Goffman sulla iper-ritualizzazione che contraddistingue le rappresentazioni di donne e uomini nelle immagini pubblicitarie, e di Teresa de Lauretis sui modi in cui le immagini in movimento determinano la posizionalità e l’identità dei soggetti rappresentati, insieme a forme possibili di identificazione dello spettatore e della spettatrice. L’intento complessivo è dunque quello di comporre una mappa attraverso cui considerare ciò che ci consente di guardare e costruire il femminile. Si tratta di una mappa critica che tiene a mente che fare ricerca sulla rappresentazione del femminile oggi è un esercizio della nostra «capacità di aspirare» (Appadurai), uomini e donne, a forme di rappresentazione che restituiscano la potenza soggettiva, che la favoriscano ed educhino al rispetto e alla realizzazione di sé attraverso la creazione di contesti sociali e culturali paritari.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.