Verdi, Otello: il problema irrisolto del finale III, fra Shakespeare e Boito

Per la stagione scaligera del 1887 Giuseppe Verdi scrisse "Otello" su libretto di Arrigo Boito, soggetto tratto dall’omonimo dramma di Shakespeare. Il Finale III presentò fin da subito alcune problematiche relative all’intelligibilità dei colloqui al proscenio tra Jago, Otello e Cassio poiché sovrapposti a ciò che gli altri personaggi cantano dietro di loro. Per la ripresa parigina dell’opera nel 1894 si tentò di ovviare al problema con una revisione del passo, che tuttavia non portò ad alcuna soluzione definitiva. Il saggio propone un’analisi della scena, partendo dalla comparazione tra il testo di Boito e quello di Shakespeare, passando per l’analisi delle due versioni musicali e indagando le volontà di librettista e compositore sulla base delle notizie relative a questo passo dell’opera – sia in fase di prima ideazione che in fase di revisione – contenute nel loro carteggio.