Fin dai primi mesi di vita i bambini sono immersi in ambienti nei quali sono presenti e vengono utilizzati i nuovi personal device. Crescono in un universo di codici e di linguaggi nuovi, in contatto con tecnologie utilizzate dai loro genitori e che incontrano in tutti i contesti formali e informali (servizi per l'infanzia, musei, uffici pubblici, ospedali, ecc). Questa quotidiana frequentazione sia da spettatori, sia da attori, introduce questioni rilevanti per il dibattito pedagogico ed educativo quali i temi della responsabilità e corresponsabilità educativa, del benessere e dell'uso equilibrato e creativo di strumenti non ancora sufficientemente problematizzati in chiave pedagogica rispetto alla prima età. Il ruolo dei servizi educativi e della scuola è di fondamentale importanza in questo ambito: mediare e familiarizzare nella conoscenza di questi nuovi linguaggi, favorendo una conoscenza critica e attiva dei media, promuovendo le possibilità espressive e creative dei bambini e nuove forme di partecipazione attiva e di cittadinanza digitale. L’Università di Chieti-Pescara e l’Università di Bologna, in collaborazione con la cooperativa sociale Terra dei Colori di Parma e la Biblioteca Comunale di Ortona, hanno avviato una ricerca su come i piccolissimi, le loro famiglie e gli educatori, che oggi partecipano ai servizi 0-6 per l’infanzia, usano, interpretano, condividono tecnologie di nuova generazione; su come si stiano costruendo nuovi processi relazionali tra adulti e bambini attraverso l’uso dei nuovi supporti multimediali, che rappresentano anche una nuova possibilità di narrazione e interattività (new media literacy) e al fine di delineare “linee guida” per la scelta delle APP più adeguate allo sviluppo e alla crescita dei bambini e delle bambine e per la definizione di come lavorare dentro i servizi per la prima infanzia allestendo i giusti contesti e le attività multimediali più adeguate.
Rosy, N., Elena, P., Federica, Z. (2016). Tabletti@mo: una proposta di ricerca su educazione, prima infanzia e tecnologie digitali. Milano : FrancoAngeli.
Tabletti@mo: una proposta di ricerca su educazione, prima infanzia e tecnologie digitali
PACETTI, ELENA;ZANETTI, FEDERICA;NARDONE, MARIAROSARIA
2016
Abstract
Fin dai primi mesi di vita i bambini sono immersi in ambienti nei quali sono presenti e vengono utilizzati i nuovi personal device. Crescono in un universo di codici e di linguaggi nuovi, in contatto con tecnologie utilizzate dai loro genitori e che incontrano in tutti i contesti formali e informali (servizi per l'infanzia, musei, uffici pubblici, ospedali, ecc). Questa quotidiana frequentazione sia da spettatori, sia da attori, introduce questioni rilevanti per il dibattito pedagogico ed educativo quali i temi della responsabilità e corresponsabilità educativa, del benessere e dell'uso equilibrato e creativo di strumenti non ancora sufficientemente problematizzati in chiave pedagogica rispetto alla prima età. Il ruolo dei servizi educativi e della scuola è di fondamentale importanza in questo ambito: mediare e familiarizzare nella conoscenza di questi nuovi linguaggi, favorendo una conoscenza critica e attiva dei media, promuovendo le possibilità espressive e creative dei bambini e nuove forme di partecipazione attiva e di cittadinanza digitale. L’Università di Chieti-Pescara e l’Università di Bologna, in collaborazione con la cooperativa sociale Terra dei Colori di Parma e la Biblioteca Comunale di Ortona, hanno avviato una ricerca su come i piccolissimi, le loro famiglie e gli educatori, che oggi partecipano ai servizi 0-6 per l’infanzia, usano, interpretano, condividono tecnologie di nuova generazione; su come si stiano costruendo nuovi processi relazionali tra adulti e bambini attraverso l’uso dei nuovi supporti multimediali, che rappresentano anche una nuova possibilità di narrazione e interattività (new media literacy) e al fine di delineare “linee guida” per la scelta delle APP più adeguate allo sviluppo e alla crescita dei bambini e delle bambine e per la definizione di come lavorare dentro i servizi per la prima infanzia allestendo i giusti contesti e le attività multimediali più adeguate.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.