Il tema del perturbante (a partire dal testo di Freud del 1919, “Das Unheimliche”) è una cifra fondamentale per studiare la dimensione psicologica del ritratto. Esso non a caso ha origine nell’ambito dell’arte funeraria (come difesa contro la paura della morte, secondo la logica del “Doppio” analizzata da Otto Rank e da Freud) e sfrutta ampiamente i meccanismi collegati alla “magia dell’immagine”. I processi psicologici che caratterizzano le dinamiche del ritratto sono collegati soprattutto ai meccanismi di identificazione, sia di tipo proiettivo che introiettivo. Nel saggio, oltre a numerosi riferimenti alla psicoanalisi freudiana e post-freudiana, troviamo numerose esemplificazioni in ambito letterario. Infatti, come ricorda spesso Freud, gli scrittori hanno una particolare capacità di indagare l’inconscio e spesso hanno anticipato le scoperte della psicoanalisi. Per quanto riguarda le dinamiche relative al ritratto, nel testo si fa riferimento, tra gli altri, a E. A. Poe, “Il ritratto ovale”, N. Hawthorne, “I ritratti profetici”, N. V. Gogol, “Il ritratto”, O. Wilde, “Il ritratto di Dorian Gray”. Particolare attenzione viene poi dedicata al “paradosso” del ritratto psichiatrico e soprattutto ai meccanismi della sua fruizione.
Stefano, F. (2017). Il perturbante e la psicologia del ritratto. Milano : FrancoAngeli.
Il perturbante e la psicologia del ritratto
FERRARI, STEFANO
2017
Abstract
Il tema del perturbante (a partire dal testo di Freud del 1919, “Das Unheimliche”) è una cifra fondamentale per studiare la dimensione psicologica del ritratto. Esso non a caso ha origine nell’ambito dell’arte funeraria (come difesa contro la paura della morte, secondo la logica del “Doppio” analizzata da Otto Rank e da Freud) e sfrutta ampiamente i meccanismi collegati alla “magia dell’immagine”. I processi psicologici che caratterizzano le dinamiche del ritratto sono collegati soprattutto ai meccanismi di identificazione, sia di tipo proiettivo che introiettivo. Nel saggio, oltre a numerosi riferimenti alla psicoanalisi freudiana e post-freudiana, troviamo numerose esemplificazioni in ambito letterario. Infatti, come ricorda spesso Freud, gli scrittori hanno una particolare capacità di indagare l’inconscio e spesso hanno anticipato le scoperte della psicoanalisi. Per quanto riguarda le dinamiche relative al ritratto, nel testo si fa riferimento, tra gli altri, a E. A. Poe, “Il ritratto ovale”, N. Hawthorne, “I ritratti profetici”, N. V. Gogol, “Il ritratto”, O. Wilde, “Il ritratto di Dorian Gray”. Particolare attenzione viene poi dedicata al “paradosso” del ritratto psichiatrico e soprattutto ai meccanismi della sua fruizione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.