In un mondo sempre più solcato da profonde crepe geopolitiche e conflitti di civiltà, il panorama dell’America Latina si presenta oggi più stabile e prevedibile. E non solo di quanto appaiano altre aree del globo, ma anche di quanto la stessa America Latina apparisse nel recente passato. L’evento che più ha indotto gli osservatori a sottolineare tale peculiarità, è senz’altro stato l’avvio del disgelo tra Stati Uniti e Cuba: un passo che si direbbe destinato, qualora evolvesse nella direzione sperata, a togliere di mezzo il più annoso e spinoso scoglio che ancora si para sul cammino di una sostanziale cooperazione emisferica nelle Americhe. Ma anche altri fattori, perfino più importanti del disgelo cubano, taluni di ordine storico e altri di natura più congiunturale, inducono a confidare, almeno a medio termine, sul miglioramento del clima internazionale in America Latina; miglioramento da intendersi sia come maggiore cooperazione multilaterale, sia come maggiore condivisione di valori nei diversi paesi dell’area. Certo, l’evoluzione del caso cubano e quella di altri delicati passaggi del contesto regionale, come la cronica crisi venezuelana e il processo di pace in Colombia, rimangono colmi di trappole e potrebbero da un momento all’altro ridare fiato alle frizioni che in passato hanno infiammato la regione. Ma per il momento, tutto pare indicare che tali frizioni tendano piuttosto ad attenuarsi e che la loro soluzione si possa incanalare per vie pacifiche e negoziate.
Zanatta, L. (2016). In controtendenza: America Latina. Novi Ligure : Edizioni Epoké.
In controtendenza: America Latina
ZANATTA, LORIS
2016
Abstract
In un mondo sempre più solcato da profonde crepe geopolitiche e conflitti di civiltà, il panorama dell’America Latina si presenta oggi più stabile e prevedibile. E non solo di quanto appaiano altre aree del globo, ma anche di quanto la stessa America Latina apparisse nel recente passato. L’evento che più ha indotto gli osservatori a sottolineare tale peculiarità, è senz’altro stato l’avvio del disgelo tra Stati Uniti e Cuba: un passo che si direbbe destinato, qualora evolvesse nella direzione sperata, a togliere di mezzo il più annoso e spinoso scoglio che ancora si para sul cammino di una sostanziale cooperazione emisferica nelle Americhe. Ma anche altri fattori, perfino più importanti del disgelo cubano, taluni di ordine storico e altri di natura più congiunturale, inducono a confidare, almeno a medio termine, sul miglioramento del clima internazionale in America Latina; miglioramento da intendersi sia come maggiore cooperazione multilaterale, sia come maggiore condivisione di valori nei diversi paesi dell’area. Certo, l’evoluzione del caso cubano e quella di altri delicati passaggi del contesto regionale, come la cronica crisi venezuelana e il processo di pace in Colombia, rimangono colmi di trappole e potrebbero da un momento all’altro ridare fiato alle frizioni che in passato hanno infiammato la regione. Ma per il momento, tutto pare indicare che tali frizioni tendano piuttosto ad attenuarsi e che la loro soluzione si possa incanalare per vie pacifiche e negoziate.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.