In questo contributo l'Autore ha sottoposto ad analisi critica il Patto per la salute 2014-2016, rivisto per iniziativa statale nel 2015, con conseguente riduzione dei trasferimenti alle Regioni. Si è posto in stretta correlazione il tema dello stanziamento del cofinanziamento disposto dallo Stato e la reale ed effettiva garanzia di erogazione delle prestazioni attinenti al servizio sanitario da parte delle Regioni. In particolare, si è potuto constatare nell'analisi delle pieghe del Patto che il tema della tenuta finanziaria e del conseguente coordinamento da parte statale sia assolutamente prevalente rispetto all'esigenza, che dovrebbe essere prioritaria, di garanzia di erogazione delle prestazioni sanitarie. Come elemento di maggior criticità si è inoltre sottolineato come sia ravvisabile per Patti di questo genere una sostanziale unilaterale vincolatività degli stessi, naturalmente nei confronti delle sole Regioni. A ciò si aggiunga che i finanziamenti che le Regioni percepiscono in questo ambito hanno sicuramente un vincolo di destinazione, anche nei termini di trsferimenti agli enti locali delegatari di funzioni regionali. Ne deriva che, la situazione nel contributo descritta, unitamente ad altre problematiche legate al coordinamento e contenimento della spesa pubblica, necessariamente solo accennate, non possono non determinare una quota sempre maggiore di compartecipazione dell'utente alla spesa sanitaria e socio sanitaria, con non poche problematiche oscillazioni e dissonanze tra giurisprudenza amministrativa e giurisprudenza costituzionale.
Michele Belletti (2016). "Patti per la salute" 2014-2015 e compartecipazioni all'erogazione del servizio sanitario. Rimini : Maggioli Editore.
"Patti per la salute" 2014-2015 e compartecipazioni all'erogazione del servizio sanitario
BELLETTI, MICHELE
2016
Abstract
In questo contributo l'Autore ha sottoposto ad analisi critica il Patto per la salute 2014-2016, rivisto per iniziativa statale nel 2015, con conseguente riduzione dei trasferimenti alle Regioni. Si è posto in stretta correlazione il tema dello stanziamento del cofinanziamento disposto dallo Stato e la reale ed effettiva garanzia di erogazione delle prestazioni attinenti al servizio sanitario da parte delle Regioni. In particolare, si è potuto constatare nell'analisi delle pieghe del Patto che il tema della tenuta finanziaria e del conseguente coordinamento da parte statale sia assolutamente prevalente rispetto all'esigenza, che dovrebbe essere prioritaria, di garanzia di erogazione delle prestazioni sanitarie. Come elemento di maggior criticità si è inoltre sottolineato come sia ravvisabile per Patti di questo genere una sostanziale unilaterale vincolatività degli stessi, naturalmente nei confronti delle sole Regioni. A ciò si aggiunga che i finanziamenti che le Regioni percepiscono in questo ambito hanno sicuramente un vincolo di destinazione, anche nei termini di trsferimenti agli enti locali delegatari di funzioni regionali. Ne deriva che, la situazione nel contributo descritta, unitamente ad altre problematiche legate al coordinamento e contenimento della spesa pubblica, necessariamente solo accennate, non possono non determinare una quota sempre maggiore di compartecipazione dell'utente alla spesa sanitaria e socio sanitaria, con non poche problematiche oscillazioni e dissonanze tra giurisprudenza amministrativa e giurisprudenza costituzionale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.