Il saggio ricostruisce un episodio di committenza di grande rilievo e pressoché sconosciuto, grazie alla cospicua documentazione inedita rintracciata anche in archivi francesi, e allo studio stilistico di un manufatto mai seriamente preso in considerazione. La vicenda considerata vede protagonista Laura Martinozzi, nipote del cardinale Giulio Mazarino, mandata sposa di Alfonso IV d’Este alla corte di Modena nel 1655 per cementare l’alleanza con la corona francese in funzione antispagnola. La giovane duchessa è donna molto devota, in particolare a Francesco di Sales, allora in via di beatificazione, e all’ordine femminile delle Visitandine da lui fondato. Grazie alla cospicua eredità dello zio, morto il 9 marzo 1661, Laura decide di fare dono di un importante apparato d’altare maggiore alla chiesa della Visitation di Aix-en-Provence, monastero presso cui era stata ospite alcuni anni prima. Il saggio ricostruisce la storia della committenza, presentando il contratto fra la duchessa e gli artisti rintracciato nel corso delle ricerche, le condizioni di scelta e trasporto dei marmi dall’Italia alla Provenza, e la registrazione dei pagamenti stabilita nel 1665 da un Notaire royal in Francia, e affronta poi l’analisi stilistica dell’opera. Viene presa in considerazione la struttura progettata da Tommaso Loraghi, messa a confronto con altri altari spettanti a questo lapicida ticinese lungamente attivo per la corte estense; e accanto all’analisi dei materiali, viene proposta una lettura dell’apparato figurativo scultoreo (statue allegoriche e rilievo raffigurante l’Assunzione di Maria).

"En Marbre & Iaspe precieux". L'altare per la Visitazione di Aix-en-Provence commissionato da Laura Martinozzi d'Este (1661-1665)

CAVICCHIOLI, SONIA
2016

Abstract

Il saggio ricostruisce un episodio di committenza di grande rilievo e pressoché sconosciuto, grazie alla cospicua documentazione inedita rintracciata anche in archivi francesi, e allo studio stilistico di un manufatto mai seriamente preso in considerazione. La vicenda considerata vede protagonista Laura Martinozzi, nipote del cardinale Giulio Mazarino, mandata sposa di Alfonso IV d’Este alla corte di Modena nel 1655 per cementare l’alleanza con la corona francese in funzione antispagnola. La giovane duchessa è donna molto devota, in particolare a Francesco di Sales, allora in via di beatificazione, e all’ordine femminile delle Visitandine da lui fondato. Grazie alla cospicua eredità dello zio, morto il 9 marzo 1661, Laura decide di fare dono di un importante apparato d’altare maggiore alla chiesa della Visitation di Aix-en-Provence, monastero presso cui era stata ospite alcuni anni prima. Il saggio ricostruisce la storia della committenza, presentando il contratto fra la duchessa e gli artisti rintracciato nel corso delle ricerche, le condizioni di scelta e trasporto dei marmi dall’Italia alla Provenza, e la registrazione dei pagamenti stabilita nel 1665 da un Notaire royal in Francia, e affronta poi l’analisi stilistica dell’opera. Viene presa in considerazione la struttura progettata da Tommaso Loraghi, messa a confronto con altri altari spettanti a questo lapicida ticinese lungamente attivo per la corte estense; e accanto all’analisi dei materiali, viene proposta una lettura dell’apparato figurativo scultoreo (statue allegoriche e rilievo raffigurante l’Assunzione di Maria).
2016
Arte nei Monasteri, Arte per i Monasteri. Scrittura, arte e architettura presso i Benedettini e altri ordini religiosi
139
151
S. Cavicchioli
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