Il teatro in ambito educativo realizza un contesto di apprendimento sorprendentemente capace di svolgere e riannodare trame di discorsi che evocano l’ affascinante tema della complessità. Modulato su differenti ordini logici del cognitivo e della comunicazione, esso incarna uno dei luoghi “principe” ove ripetutamente, da secoli, si realizza una sintesi dei saperi e delle conoscenze. Il teatro è capace di andare oltre la frammentazione e la specializzazione che colpiscono la cultura contemporanea e, nello stesso tempo, tenta una ricomposizione dialogica, sempre problematizzata, attraverso un linguaggio che è già di per sé sintesi: il linguaggio della mente-corpo. Il teatro d’impegno civile, in particolare, sia nella sua valenza di riscoperta e affermazione della Storia e della Memoria, sia nella sua valenza di critica problematizzata degli scenari più sconfortanti del mondo globale (guerra, fame, ingiustizia e violazione dei diritti umani, catastrofi ambientali, terrorismo ecc.) si interroga, razionalmente ed emotivamente, sulla nsotra società. Questo tema che pertiene alla difficile costruzione di una nuova cultura, di un nuovo modo di partecipare alla vita sociale, di nuove modalità di relazione, di nuovi stili di vita e di consumo, invita ciascuno ad un cambiamento che è prima di tutto trasformazione del sé e che ha dunque bisogno dell'apporto vivo e della riflessione dell'intera società. In questo senso il teatro civile può costituire uno dei percorsi che aiutano a creare la consapevolezza della necessità di una rinascita civile collettiva e per questo può essere utilizzato secondo un progetto pedagogico chiaro e coerente da quanti operano nei settori dell’istruzione formale e informale. E' nata così l’idea di dare vita ad una Summer School che ponga al centro della sua elaborazione teorica e prassica la costruzione di un sodalizio tra professionisti dell’educazione e professionisti del teatro, in grado di promuovere una formazione alla cittadinanza attiva e democratica che comprenda il “vedere” e il “fare” teatro come una delle principali risorse educative e didattiche. La Summer School "Teatro e educazione alla cittadinanza". Itinerari di inclusione/esclusione si è svolta dal 27 al 31 agosto 2007, presso il Dipartimento della Formazione dell'Università di San Marino in collaborazione con la Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università di Bologna. Principale obiettivo di tale evento è stato sviluppare una riflessione educativa sull’uso del teatro civile come risorsa culturale e didattica per promuovere una piena e consapevole cittadinanza democratica. La Summer School si è articolata in incontri con gli artisti, laboratorio teatrale, seminari di approfondimento con docenti dell’Università, e, in particolare, ha dato vita alla rassegna teatrale, aperta al pubblico, denominata “Festival della Cittadinanza Democratica”. (Si veda il link http://www.unirsm.sm/default.asp?id=2596 ) Gli spettacoli (con David Anzalone, Roberta Biagiarelli, Ascanio Celestini, Mario Perrotta) previsti all’interno del festival hanno trattato da diverse prospettive il tema dei processi di inclusione/esclusione sociale. Per questa ragione l'iniziativa ha avuto il Patrocinio della Campagna nazionale promossa dal Consiglio d’Europa “Tutti diversi, tutti uguali”, e, in occasione della cerimonia di apertura della Summer School, sono stati ospiti alcuni rappresentanti del Consiglio d’Europa, oltre ai Capi di Stato della Repubblica di San Marino.
L. Guerra, F. Zanetti, L. Gobbi, P. Di Luca (2007). Summer School "Teatro e educazione alla cittadinanza". Itinerari di inclusione/esclusione e Festival della cittadinanza democratica.
Summer School "Teatro e educazione alla cittadinanza". Itinerari di inclusione/esclusione e Festival della cittadinanza democratica
GUERRA, LUIGI;ZANETTI, FEDERICA;GOBBI, LAURA;
2007
Abstract
Il teatro in ambito educativo realizza un contesto di apprendimento sorprendentemente capace di svolgere e riannodare trame di discorsi che evocano l’ affascinante tema della complessità. Modulato su differenti ordini logici del cognitivo e della comunicazione, esso incarna uno dei luoghi “principe” ove ripetutamente, da secoli, si realizza una sintesi dei saperi e delle conoscenze. Il teatro è capace di andare oltre la frammentazione e la specializzazione che colpiscono la cultura contemporanea e, nello stesso tempo, tenta una ricomposizione dialogica, sempre problematizzata, attraverso un linguaggio che è già di per sé sintesi: il linguaggio della mente-corpo. Il teatro d’impegno civile, in particolare, sia nella sua valenza di riscoperta e affermazione della Storia e della Memoria, sia nella sua valenza di critica problematizzata degli scenari più sconfortanti del mondo globale (guerra, fame, ingiustizia e violazione dei diritti umani, catastrofi ambientali, terrorismo ecc.) si interroga, razionalmente ed emotivamente, sulla nsotra società. Questo tema che pertiene alla difficile costruzione di una nuova cultura, di un nuovo modo di partecipare alla vita sociale, di nuove modalità di relazione, di nuovi stili di vita e di consumo, invita ciascuno ad un cambiamento che è prima di tutto trasformazione del sé e che ha dunque bisogno dell'apporto vivo e della riflessione dell'intera società. In questo senso il teatro civile può costituire uno dei percorsi che aiutano a creare la consapevolezza della necessità di una rinascita civile collettiva e per questo può essere utilizzato secondo un progetto pedagogico chiaro e coerente da quanti operano nei settori dell’istruzione formale e informale. E' nata così l’idea di dare vita ad una Summer School che ponga al centro della sua elaborazione teorica e prassica la costruzione di un sodalizio tra professionisti dell’educazione e professionisti del teatro, in grado di promuovere una formazione alla cittadinanza attiva e democratica che comprenda il “vedere” e il “fare” teatro come una delle principali risorse educative e didattiche. La Summer School "Teatro e educazione alla cittadinanza". Itinerari di inclusione/esclusione si è svolta dal 27 al 31 agosto 2007, presso il Dipartimento della Formazione dell'Università di San Marino in collaborazione con la Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università di Bologna. Principale obiettivo di tale evento è stato sviluppare una riflessione educativa sull’uso del teatro civile come risorsa culturale e didattica per promuovere una piena e consapevole cittadinanza democratica. La Summer School si è articolata in incontri con gli artisti, laboratorio teatrale, seminari di approfondimento con docenti dell’Università, e, in particolare, ha dato vita alla rassegna teatrale, aperta al pubblico, denominata “Festival della Cittadinanza Democratica”. (Si veda il link http://www.unirsm.sm/default.asp?id=2596 ) Gli spettacoli (con David Anzalone, Roberta Biagiarelli, Ascanio Celestini, Mario Perrotta) previsti all’interno del festival hanno trattato da diverse prospettive il tema dei processi di inclusione/esclusione sociale. Per questa ragione l'iniziativa ha avuto il Patrocinio della Campagna nazionale promossa dal Consiglio d’Europa “Tutti diversi, tutti uguali”, e, in occasione della cerimonia di apertura della Summer School, sono stati ospiti alcuni rappresentanti del Consiglio d’Europa, oltre ai Capi di Stato della Repubblica di San Marino.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.