L'attuale sistema didattico universitario riconosce l'importante presenza della psicologia clinica in vari corsi di studio della Facoltà medica. La medicina attuale ha iniziato a rendersi conto che il più glabale benessere della persona dipende dall'equilibrio tra la rappresentazione di sè come corpo e quella di sè come mente. La pratica clinica ha infatti dimostrato che i malati, sia "organici" che "funzionali", sono portatori di una sofferenza allo stesso tempo somatica e psicologica. Ne è conseguita una modificazione dell'approccio diagnostico alla patologia del malato, in quanto il senso della sofferenza viene ricercato in una visione multidimensionale in cui si collocano livelli e sistemi differenti di ordine biologico, psicologico e sociale. Ciò richiede che non possano essere trascurate le emozioni del malato, che vengono comunicate all'interno della relazione medico-paziente. Imparare a cogliere la natura della relazione, a gestirla, sapere come comunicare è importante per il medico anche per la somministrazione della terapia. Diviene perciò fondamentale l'integrazione tra approccio medico e quelo psicologico. Il passaggio a una visione integrata della sofferenza del malato deve essere graduale. Un primo obiettivo è aiutare il medico a considerare l'importanza della relazione e dei processi comunicativi. L'approccio integrato , prima di costituire una proposta esplicita, deve essere innanzitutto una prospettiva interiore di chi cura.

Psicologia clinica e medicina / G.Trombini. - STAMPA. - (2007), pp. 225-230.

Psicologia clinica e medicina.

TROMBINI, GIANCARLO
2007

Abstract

L'attuale sistema didattico universitario riconosce l'importante presenza della psicologia clinica in vari corsi di studio della Facoltà medica. La medicina attuale ha iniziato a rendersi conto che il più glabale benessere della persona dipende dall'equilibrio tra la rappresentazione di sè come corpo e quella di sè come mente. La pratica clinica ha infatti dimostrato che i malati, sia "organici" che "funzionali", sono portatori di una sofferenza allo stesso tempo somatica e psicologica. Ne è conseguita una modificazione dell'approccio diagnostico alla patologia del malato, in quanto il senso della sofferenza viene ricercato in una visione multidimensionale in cui si collocano livelli e sistemi differenti di ordine biologico, psicologico e sociale. Ciò richiede che non possano essere trascurate le emozioni del malato, che vengono comunicate all'interno della relazione medico-paziente. Imparare a cogliere la natura della relazione, a gestirla, sapere come comunicare è importante per il medico anche per la somministrazione della terapia. Diviene perciò fondamentale l'integrazione tra approccio medico e quelo psicologico. Il passaggio a una visione integrata della sofferenza del malato deve essere graduale. Un primo obiettivo è aiutare il medico a considerare l'importanza della relazione e dei processi comunicativi. L'approccio integrato , prima di costituire una proposta esplicita, deve essere innanzitutto una prospettiva interiore di chi cura.
2007
Psicologia clinica. Dialoghi e confronti.
225
230
Psicologia clinica e medicina / G.Trombini. - STAMPA. - (2007), pp. 225-230.
G.Trombini
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