Nella fase di ricostruzione si esplicita con chiarezza la relazione abitanti/territorio, grazie ai fenomeni di dinamicità generati da meccanismi istituzionali, normativi e socio-economici. Questi sono innescati dall’evento, e rendono evidenti processi esperienziali asimmetrici che in realtà soggiacciono all’intero ciclo del disastro: obiettivo di chi accoglie questa intuizione perciò, è tendere a ricomporre lo schema generale. L’ipotesi è ripartire dai Sud, dalle molte periferie del mondo che lo sviluppo genera (Mezzadra, 2014), per esplorare - e disarticolare - la relazione tra produzione del discorso e dello spazio dominante. Con il fine ultimo di utilizzare il disastro per evidenziare i rapporti di subalternità che anche nella dimensione socio- spaziale si esplicitano, per indagarne infine i meccanismi con cui si calano sulla vita degli abitanti.
Olori, D. (2017). Per una “questione subalterna” dei disastri. Milano : FrancoAngeli srl.
Per una “questione subalterna” dei disastri
OLORI, DAVIDE
2017
Abstract
Nella fase di ricostruzione si esplicita con chiarezza la relazione abitanti/territorio, grazie ai fenomeni di dinamicità generati da meccanismi istituzionali, normativi e socio-economici. Questi sono innescati dall’evento, e rendono evidenti processi esperienziali asimmetrici che in realtà soggiacciono all’intero ciclo del disastro: obiettivo di chi accoglie questa intuizione perciò, è tendere a ricomporre lo schema generale. L’ipotesi è ripartire dai Sud, dalle molte periferie del mondo che lo sviluppo genera (Mezzadra, 2014), per esplorare - e disarticolare - la relazione tra produzione del discorso e dello spazio dominante. Con il fine ultimo di utilizzare il disastro per evidenziare i rapporti di subalternità che anche nella dimensione socio- spaziale si esplicitano, per indagarne infine i meccanismi con cui si calano sulla vita degli abitanti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.