Negli ultimi vent’anni la città compatta ha subito una flessione a favore della vaporizzazione dello spazio abitato. La sprawlizzazione dei quartieri residenziali e gli altri fenomeni di diffusione dell’antropizzato, evidenziati nel dibattito scientifico dalla crescente porosità dei confini del concetto di “urbano”, non hanno fatto che alimentare il consumo di suolo, fenomeno crescente in Europa e in Italia. Lo studio qui presentato, a partire da una rilettura delle categorie di periurbano, pretende illustrare alcune dinamiche socio-spaziali di dispersione sul territorio, che insistono su L’Aquila e che hanno subito un’accelerazione dopo il terremoto che ha colpito la città il 6 aprile 2009. In particolare, storicizzando la conformazione del capoluogo abruzzese, si riprendono le ipotesi sulla ricostruzione post-disastro come acceleratore dei processi sociospaziali, concentrandosi su due variabili utilizzate in letteratura per lo studio della pressione antropica sull’ambiente: indice del consumo di suolo e densità di popolazione. Lo studio, effettuato anche grazie all’uso di software di analisi statistica geo-referenziata, dimostra come i trend espressi da entrambe le variabili risultino amplificati nelle analisi attualizzate, avvalorando le ipotesi che indicano nella ricostruzione una delle cause di accelerazione dei processi di frantumazione del tessuto urbanistico.
Olori, D., Ciccozzi, E. (2016). L'Aquila città in frantumi: la ricostruzione come acceleratore delle dinamiche socio-spaziali. Milano : FrancoAngeli srl.
L'Aquila città in frantumi: la ricostruzione come acceleratore delle dinamiche socio-spaziali
OLORI, DAVIDE;
2016
Abstract
Negli ultimi vent’anni la città compatta ha subito una flessione a favore della vaporizzazione dello spazio abitato. La sprawlizzazione dei quartieri residenziali e gli altri fenomeni di diffusione dell’antropizzato, evidenziati nel dibattito scientifico dalla crescente porosità dei confini del concetto di “urbano”, non hanno fatto che alimentare il consumo di suolo, fenomeno crescente in Europa e in Italia. Lo studio qui presentato, a partire da una rilettura delle categorie di periurbano, pretende illustrare alcune dinamiche socio-spaziali di dispersione sul territorio, che insistono su L’Aquila e che hanno subito un’accelerazione dopo il terremoto che ha colpito la città il 6 aprile 2009. In particolare, storicizzando la conformazione del capoluogo abruzzese, si riprendono le ipotesi sulla ricostruzione post-disastro come acceleratore dei processi sociospaziali, concentrandosi su due variabili utilizzate in letteratura per lo studio della pressione antropica sull’ambiente: indice del consumo di suolo e densità di popolazione. Lo studio, effettuato anche grazie all’uso di software di analisi statistica geo-referenziata, dimostra come i trend espressi da entrambe le variabili risultino amplificati nelle analisi attualizzate, avvalorando le ipotesi che indicano nella ricostruzione una delle cause di accelerazione dei processi di frantumazione del tessuto urbanistico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.