Alla vigilia dello scoppio della Prima Guerra Mondiale lo sviluppo delle pratiche fisiche e sportive in Italia era strettamente legato al militarismo, all’irredentismo e al nazionalismo. Questi processi, pur avendo radici che si possono far risalire al periodo risorgimentale, subirono un’accelerazione in parallelo all’impresa coloniale libica (1911). Non sorprende quindi che tra l’agosto 1914 e il maggio 1915, quando il Regno d’Italia fu chiamato a gestire la neutralità, il movimento sportivo italiano sembrò schierarsi in buona parte con la fazione interventista. All’intero dello studio storiografico del binomio “sport e interventismo” questo lavoro vuole concentrarsi su come «Lo Sport Illustrato», quindicinale nato nel 1913 ed edito dalla «Gazzetta dello Sport», abbia man mano incluso nelle sue colonne argomenti legati alla guerra, al punto da assumere nel giugno 1915 la denominazione di «Lo Sport Illustrato e la Guerra».
Sbetti, N. (2015). “Lo Sport Illustrato” e la grande guerra (1913-1915). Siena : Nuova Immagine.
“Lo Sport Illustrato” e la grande guerra (1913-1915)
SBETTI, NICOLA
2015
Abstract
Alla vigilia dello scoppio della Prima Guerra Mondiale lo sviluppo delle pratiche fisiche e sportive in Italia era strettamente legato al militarismo, all’irredentismo e al nazionalismo. Questi processi, pur avendo radici che si possono far risalire al periodo risorgimentale, subirono un’accelerazione in parallelo all’impresa coloniale libica (1911). Non sorprende quindi che tra l’agosto 1914 e il maggio 1915, quando il Regno d’Italia fu chiamato a gestire la neutralità, il movimento sportivo italiano sembrò schierarsi in buona parte con la fazione interventista. All’intero dello studio storiografico del binomio “sport e interventismo” questo lavoro vuole concentrarsi su come «Lo Sport Illustrato», quindicinale nato nel 1913 ed edito dalla «Gazzetta dello Sport», abbia man mano incluso nelle sue colonne argomenti legati alla guerra, al punto da assumere nel giugno 1915 la denominazione di «Lo Sport Illustrato e la Guerra».I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


