Verso un turismo responsabile nella città interculturale

In quella che può essere definita “era delle migrazioni” (Castles e Miller 2012), le città e i loro spazi si stanno trasformando sotto le potenti e incessanti spinte della globalizzazione; da una parte stanno diventando sempre più piacevoli, “attraenti”, al fine di diventare maggiormente competitive a livello internazionale, dall’altra costituiscono, ancor più che in passato, i luoghi dove è possibile sperimentare un elevato grado di complessità interna, capace di stimolare e di creare nuovi spazi simbolici, nuovi significati e nuove narrative. Il presente contributo intende esplorare un particolare tipo di turismo che da tali dinamiche trae origine e fondamento: il turismo interculturale urbano, una forma turistica relativamente recente (almeno per quanto riguarda il nostro paese) e poco analizzata, caratterizzata da una serie di pratiche in grado di far esperire, in modo più o meno consapevole, il contatto con l’alterità anche all’interno della propria città. Ci proponiamo dunque di indagare il legame tra la città contemporanea, l’interculturalità e la conseguente delineazione di nuove proposte turistiche che si profilano in base a questi aspetti. La ricerca si fonda su una ricerca etnografica focalizzata principalmente sull’obiettivo di analizzare questa nuova forma turistica nella sua accezione “responsabile”, le occasioni di contatto con l’alterità che essa implica ed il particolare legame con lo spazio urbano in cui avviene.