Il concetto di cultura, che spesso contempla la distinzione tra cultura popolare e cultura alta, è al centro del dibattito di scienze sociali e di discipline umanistiche. Se ne sono occupati, da diverse angolazioni, antropologi, etnografi, sociologi e psicologi, studiosi di marketing, di letteratura e di comunicazione, ed infine linguisti, in particolare studiosi di mediazione, di traduzione e di interpretazione, dediti agli spazi tra diverse culture. Per questo motivo, prima di presentare un case study su una delle modalità di insegnamento delle competenze interculturali in uso presso i corsi di Laurea Triennale in Mediazione Linguistica Interculturale (MLI) e di Laurea Magistrale in Traduzione Specializzata (LMTS), afferenti al Dipartimento di Interpretazione e Traduzione (DIT) dell’Università di Bologna, ci si soffermerà su alcune definizioni e metafore dell’idea di cultura, che sono state particolarmente utili ai fini delle riflessioni contenute nel seguente capitolo. Obiettivo di questo contributo è presentare, dopo una breve riflessione teorica, una delle applicazioni pratiche del trattamento delle competenze interculturali all’interno dell’insegnamento della traduzione attraverso esempi di progetti concreti, condotti da studenti alla fine del triennio formativo in Mediazione Linguistica Interculturale presso il DIT. Per l’analisi proposta sono stati scelti due elaborati che trattano la traduzione di testi di argomento culinario. La materia è oggetto di insegnamento in alcune unità didattiche dei miei corsi di traduzione dall’inglese in italiano ed è sufficientemente connotata culturalmente da poter rappresentare un utile mezzo per la trasmissione di alcune rudimentali competenze interculturali ai giovani traduttori. Tutti gli esempi contenuti nel presente capitolo sono tratti dagli elaborati prodotti da due studentesse a conclusione del percorso formativo triennale e comprendono la traduzione di alcuni estratti da due libri di cucina, l’analisi ed il commento delle scelte traduttive. Al centro della discussione del presente capitolo verranno poste le diverse modalità con cui le studentesse hanno affrontato il progetto di traduzione, le giustificazioni offerte per le scelte traduttive messe in campo, ed infine, la consapevolezza raggiunta dalle studentesse in ambito di competenze interculturali.
Rossato, L. (2016). Learning by doing: traduzione culinaria e apprendimento delle competenze interculturali. Bologna : BUP.
Learning by doing: traduzione culinaria e apprendimento delle competenze interculturali
ROSSATO, LINDA
2016
Abstract
Il concetto di cultura, che spesso contempla la distinzione tra cultura popolare e cultura alta, è al centro del dibattito di scienze sociali e di discipline umanistiche. Se ne sono occupati, da diverse angolazioni, antropologi, etnografi, sociologi e psicologi, studiosi di marketing, di letteratura e di comunicazione, ed infine linguisti, in particolare studiosi di mediazione, di traduzione e di interpretazione, dediti agli spazi tra diverse culture. Per questo motivo, prima di presentare un case study su una delle modalità di insegnamento delle competenze interculturali in uso presso i corsi di Laurea Triennale in Mediazione Linguistica Interculturale (MLI) e di Laurea Magistrale in Traduzione Specializzata (LMTS), afferenti al Dipartimento di Interpretazione e Traduzione (DIT) dell’Università di Bologna, ci si soffermerà su alcune definizioni e metafore dell’idea di cultura, che sono state particolarmente utili ai fini delle riflessioni contenute nel seguente capitolo. Obiettivo di questo contributo è presentare, dopo una breve riflessione teorica, una delle applicazioni pratiche del trattamento delle competenze interculturali all’interno dell’insegnamento della traduzione attraverso esempi di progetti concreti, condotti da studenti alla fine del triennio formativo in Mediazione Linguistica Interculturale presso il DIT. Per l’analisi proposta sono stati scelti due elaborati che trattano la traduzione di testi di argomento culinario. La materia è oggetto di insegnamento in alcune unità didattiche dei miei corsi di traduzione dall’inglese in italiano ed è sufficientemente connotata culturalmente da poter rappresentare un utile mezzo per la trasmissione di alcune rudimentali competenze interculturali ai giovani traduttori. Tutti gli esempi contenuti nel presente capitolo sono tratti dagli elaborati prodotti da due studentesse a conclusione del percorso formativo triennale e comprendono la traduzione di alcuni estratti da due libri di cucina, l’analisi ed il commento delle scelte traduttive. Al centro della discussione del presente capitolo verranno poste le diverse modalità con cui le studentesse hanno affrontato il progetto di traduzione, le giustificazioni offerte per le scelte traduttive messe in campo, ed infine, la consapevolezza raggiunta dalle studentesse in ambito di competenze interculturali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.