Il convegno internazionale, realizzato in occasione dei 400 anni dalla morte di San Camillo de Lellis fondatore dell'Ordine dei Camilliani, ha offerto l'occasione per indagare un periodo storico segnato da laceranti contraddizioni. L'analisi di una ricca produzione culturale ed artistica ha consentito di collegare tra loro diverse comunità religiose tutte attive nella capitale dello Stato Pontificio nel XVII secolo. In questo contesto di ricerca l'autore ha analizzato i rapporti tra produzione artistica e paideia che sono stati caratteristici delle Scuole Pie. L'Ordine, fondato dallo spagnolo San Giuseppe Calasanzio, utilizzò le immagini tanto per l'insegnamento della dottrina che per quello della scienza allo scopo di "far conoscere vivamente". Adottando come fulcro prospettico Calasanzio, studiato sia attraverso la sua ricca corrispondenza che grazie ai documenti seicenteschi della Curia Generalizia di Roma, emerge lo sviluppo di un "modo" artistico che ricercava la mediazione tra l'austerità della Regola e le esigenze di pubblica visibilità dei mecenati. L'analisi dei documenti della Curia Generalizia, largamente inediti, sembra così proporre la testimonianza di una politica culturale complessa ed insieme fortemente pragmatica in cui l'arte e il visivo occupavano un ruolo essenziale tanto per la devozione che per la conoscenza e l'istruzione.
Costa, S. (2016). Docere per oculos: produzione artistica e paideia.. Soveria Mannelli : Rubettino.
Docere per oculos: produzione artistica e paideia.
COSTA, SANDRA
2016
Abstract
Il convegno internazionale, realizzato in occasione dei 400 anni dalla morte di San Camillo de Lellis fondatore dell'Ordine dei Camilliani, ha offerto l'occasione per indagare un periodo storico segnato da laceranti contraddizioni. L'analisi di una ricca produzione culturale ed artistica ha consentito di collegare tra loro diverse comunità religiose tutte attive nella capitale dello Stato Pontificio nel XVII secolo. In questo contesto di ricerca l'autore ha analizzato i rapporti tra produzione artistica e paideia che sono stati caratteristici delle Scuole Pie. L'Ordine, fondato dallo spagnolo San Giuseppe Calasanzio, utilizzò le immagini tanto per l'insegnamento della dottrina che per quello della scienza allo scopo di "far conoscere vivamente". Adottando come fulcro prospettico Calasanzio, studiato sia attraverso la sua ricca corrispondenza che grazie ai documenti seicenteschi della Curia Generalizia di Roma, emerge lo sviluppo di un "modo" artistico che ricercava la mediazione tra l'austerità della Regola e le esigenze di pubblica visibilità dei mecenati. L'analisi dei documenti della Curia Generalizia, largamente inediti, sembra così proporre la testimonianza di una politica culturale complessa ed insieme fortemente pragmatica in cui l'arte e il visivo occupavano un ruolo essenziale tanto per la devozione che per la conoscenza e l'istruzione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.