Il volume si propone come un trattato sulla fondazione della semiotica all’interno della teoria di Charles Sanders Peirce, che viene passata in rassegna sia nel suo quadro teoretico sia -per alcune parti- nel suo sviluppo cronologico. L'obiettivo è quello di presentare una ricostruzione del sistema di Peirce incentrata sulla fase ‘matura’ del suo pensiero, per quanto riguarda la posizione della semiotica nel sistema delle scienze. Questa posizione vede la scienza dei segni come terza delle scienze normative (assieme a etica ed estetica), fondata sulla fenomenologia con l'ausilio della matematica. E' questo il percorso che viene seguito. Il primo e il secondo capitolo si occupano dunque rispettivamente dei lineamenti del sistema e della matematica, la prima scienza. E’ stata però subito dopo necessario deviare dall'approccio sistematico. Infatti, la fenomenologia è solo un nome nuovo per una ricerca che impegnò Peirce fin dai primi anni di attività, cioè lo studio della categorie. Per chiarire quindi le basi della fenomenologia, e anche per presentare alcuni testi ancora poco noti ma importanti anche per la semiotica, ho intrapreso un lungo excursus cronologico, che occupa il III capitolo, suddiviso in quattro parti. La seconda parte comprende inoltre un aspetto spesso trascurato, vale a dire la teoria del numero come base per il sinechismo, cioè l'indagine sulla definizione di continuum, in Peirce fondamentale. Non sono uno storico della matematica, e infatti mi sono proposto non di approfondire quanto Peirce ha lasciato nel settore, ma di spiegarlo con un linguaggio piano, per primo a me, e di conseguenza -spero- ad altri. Il IV capitolo riprende la ricognizione sistematica con la fenomenologia nella sua fase definitiva, resa più snella dalla lunga preparazione precedente e affrontata in modo il più possibile tecnico. Il V capitolo -infine- presenta la semiotica, che resta comunque la parte più tormentata dei testi peirceani, perché sviluppata nell’ultima parte della vita e priva di pubblicazioni significative, complessa e più volte aggiornata (si veda come esempio la classificazione dei segni) sia nella teoria sia nel lessico, fino a diventare un settore veramente ostico per i non esperti. Anche qui viene seguito il filo di una ricostruzione, cercando di tenere sullo sfondo anche i problemi della semiotica contemporanea. La ricerca sulla semiotica di Peirce potrebbe crescere ulteriormente; è però chiara la sua base teorica, la struttura della rappresentazione, che costituisce uno degli architravi del sistema. L’excursus che la precede non è però inutile, anzi ritengo sia tutto utile, e qualcosa indispensabile, per affrontare la teoria del segno. Teoria delle categorie e teoria del segno, come si vedrà, sono infatti indissolubilmente legate. Il VI capitolo contiene alcune sintetiche conclusioni e prospettive di futura ricerca. Oltre a presentare la fondazione della semiotica il lavoro tenta di dare un'idea della vastità del pensiero di Peirce e del coraggio con il quale, come filosofo e come uomo, si è dedicato per la vita all’impresa della conoscenza.

La semiotica di Charles S. Peirce. Il sistema e l'evoluzione

PRONI, GIAMPAOLO
2017

Abstract

Il volume si propone come un trattato sulla fondazione della semiotica all’interno della teoria di Charles Sanders Peirce, che viene passata in rassegna sia nel suo quadro teoretico sia -per alcune parti- nel suo sviluppo cronologico. L'obiettivo è quello di presentare una ricostruzione del sistema di Peirce incentrata sulla fase ‘matura’ del suo pensiero, per quanto riguarda la posizione della semiotica nel sistema delle scienze. Questa posizione vede la scienza dei segni come terza delle scienze normative (assieme a etica ed estetica), fondata sulla fenomenologia con l'ausilio della matematica. E' questo il percorso che viene seguito. Il primo e il secondo capitolo si occupano dunque rispettivamente dei lineamenti del sistema e della matematica, la prima scienza. E’ stata però subito dopo necessario deviare dall'approccio sistematico. Infatti, la fenomenologia è solo un nome nuovo per una ricerca che impegnò Peirce fin dai primi anni di attività, cioè lo studio della categorie. Per chiarire quindi le basi della fenomenologia, e anche per presentare alcuni testi ancora poco noti ma importanti anche per la semiotica, ho intrapreso un lungo excursus cronologico, che occupa il III capitolo, suddiviso in quattro parti. La seconda parte comprende inoltre un aspetto spesso trascurato, vale a dire la teoria del numero come base per il sinechismo, cioè l'indagine sulla definizione di continuum, in Peirce fondamentale. Non sono uno storico della matematica, e infatti mi sono proposto non di approfondire quanto Peirce ha lasciato nel settore, ma di spiegarlo con un linguaggio piano, per primo a me, e di conseguenza -spero- ad altri. Il IV capitolo riprende la ricognizione sistematica con la fenomenologia nella sua fase definitiva, resa più snella dalla lunga preparazione precedente e affrontata in modo il più possibile tecnico. Il V capitolo -infine- presenta la semiotica, che resta comunque la parte più tormentata dei testi peirceani, perché sviluppata nell’ultima parte della vita e priva di pubblicazioni significative, complessa e più volte aggiornata (si veda come esempio la classificazione dei segni) sia nella teoria sia nel lessico, fino a diventare un settore veramente ostico per i non esperti. Anche qui viene seguito il filo di una ricostruzione, cercando di tenere sullo sfondo anche i problemi della semiotica contemporanea. La ricerca sulla semiotica di Peirce potrebbe crescere ulteriormente; è però chiara la sua base teorica, la struttura della rappresentazione, che costituisce uno degli architravi del sistema. L’excursus che la precede non è però inutile, anzi ritengo sia tutto utile, e qualcosa indispensabile, per affrontare la teoria del segno. Teoria delle categorie e teoria del segno, come si vedrà, sono infatti indissolubilmente legate. Il VI capitolo contiene alcune sintetiche conclusioni e prospettive di futura ricerca. Oltre a presentare la fondazione della semiotica il lavoro tenta di dare un'idea della vastità del pensiero di Peirce e del coraggio con il quale, come filosofo e come uomo, si è dedicato per la vita all’impresa della conoscenza.
2017
480
978-88-255-0064-6
Proni, Giampaolo
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/579858
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