Uno degli aspetti caratterizzante questi ultimi anni è indubbiamente rappresentato dall’estetica nelle due componenti l’ ”essere” e l’“apparire” capovolgendo quella “modestia della persona” specifica di fine secolo ma anzi facendola apparire quasi come una colpa. Tale situazione è stata veicolata e supportata da un grosso marketing pubblicitario spinto dai mass media in particolare riviste di moda e programmi televisivi che sono riusciti ad associare “il bel sorriso” alla salute ed al successo sociale. Il sorriso anzi l’arte del sorriso nelle sue diverse componenti le labbra, i denti e la gengiva,ha infatti permeato profondamente la nostra esistenza come parte importante della personalità ed immagine esterna: Questo ha conseguentemente determinato una speciale attenzione agli aspetti estetici in chirurgia parodontale, processo impensabile fino a pochi anni fa dove la principale finalità chirurgica era la salvezza del dente “tout court”. Va comunque fatto rilevare che oggigiorno si è creata una nuova categoria di danni estetici, di natura prettamente iatrogena e prevalente negli adolescenti i quali, con un uso ripetuto, importante ed incorretto di spazzolamento e dentifricio e pensando di attuare una nozione basilare di igiene orale - causano danni (iatrogeni) estetici alla loro dentatura con profonde recessioni estese a più denti. Queste patologie si esplicano con a) una distruzione di gengiva altresì denominata recessione che si manifesta con una lunghezza eccessiva dell’elemento dentario,danno estetico ed ipersensibilità b) una perdita di struttura dentaria localizzata al margine del dente che porta a due situazioni ben distinte denominate abrasione e carie entrambe con perdita del profilo d’emergenza La scelta della soluzione chirurgica da intraprendere nel caso clinico è dipendente dalle caratteristiche anatomiche dell’area in esame con particolare riguardo all’elemento dentario ed ai tessuti molli adiacenti. Del dente valuteremo la grandezza della recessione nei due parametri - altezza e larghezza - a partire dalla linea che separa lo smalto dal cemento, denominata linea o giunzione smalto-cemento, mentre sul tessuto molle andranno individuate la quantità di gengiva cheratinizzata ancora presente, l’altezza delle papille e naturalmente il colore e lo spessore delle stesse Non va dimenticato naturalmente la posizione stessa del dente,se allineato correttamente o se invece presenta delle anomalie (anche piccole) di posizione che potrebbero aver già compromesso la forma delle papille adiacenti e rendere difficoltosa la riuscita della terapia. A questo proposito va notato che la presenza di recessione viene prepotentemente lamentata dal paziente allorquando essa si avvicini alla mucosa alveolare il cui colore rosso acceso contrasta cromaticamente col bianco-grigio della recessione radicolare evidenziando quanto prima era mascherato dalla gengiva cheratinizzata, in altre parole più la perdita di gengiva si fa estesa e più aumenta la capacità visiva di recepirla. Disarmonia dentale, eccessiva lunghezza di uno o più denti, contrasto cromatico, sensibilità al caldo ed al freddo, inestetismo ecco i principali motivi che avvicinano il paziente al parodontologo il quale nel valutare l’anatomia presente nei vari parametri che sono stati riportati,dovrà stabilire un appropriato piano di trattamento rendendone edotto il paziente stesso.

L. Checchi, G. Zucchelli, G. Alessandri Bonetti (2008). L'estetica in Parodontologia. BOLOGNA : CLUEB.

L'estetica in Parodontologia

CHECCHI, LUIGI;ZUCCHELLI, GIOVANNI;ALESSANDRI BONETTI, GIULIO
2008

Abstract

Uno degli aspetti caratterizzante questi ultimi anni è indubbiamente rappresentato dall’estetica nelle due componenti l’ ”essere” e l’“apparire” capovolgendo quella “modestia della persona” specifica di fine secolo ma anzi facendola apparire quasi come una colpa. Tale situazione è stata veicolata e supportata da un grosso marketing pubblicitario spinto dai mass media in particolare riviste di moda e programmi televisivi che sono riusciti ad associare “il bel sorriso” alla salute ed al successo sociale. Il sorriso anzi l’arte del sorriso nelle sue diverse componenti le labbra, i denti e la gengiva,ha infatti permeato profondamente la nostra esistenza come parte importante della personalità ed immagine esterna: Questo ha conseguentemente determinato una speciale attenzione agli aspetti estetici in chirurgia parodontale, processo impensabile fino a pochi anni fa dove la principale finalità chirurgica era la salvezza del dente “tout court”. Va comunque fatto rilevare che oggigiorno si è creata una nuova categoria di danni estetici, di natura prettamente iatrogena e prevalente negli adolescenti i quali, con un uso ripetuto, importante ed incorretto di spazzolamento e dentifricio e pensando di attuare una nozione basilare di igiene orale - causano danni (iatrogeni) estetici alla loro dentatura con profonde recessioni estese a più denti. Queste patologie si esplicano con a) una distruzione di gengiva altresì denominata recessione che si manifesta con una lunghezza eccessiva dell’elemento dentario,danno estetico ed ipersensibilità b) una perdita di struttura dentaria localizzata al margine del dente che porta a due situazioni ben distinte denominate abrasione e carie entrambe con perdita del profilo d’emergenza La scelta della soluzione chirurgica da intraprendere nel caso clinico è dipendente dalle caratteristiche anatomiche dell’area in esame con particolare riguardo all’elemento dentario ed ai tessuti molli adiacenti. Del dente valuteremo la grandezza della recessione nei due parametri - altezza e larghezza - a partire dalla linea che separa lo smalto dal cemento, denominata linea o giunzione smalto-cemento, mentre sul tessuto molle andranno individuate la quantità di gengiva cheratinizzata ancora presente, l’altezza delle papille e naturalmente il colore e lo spessore delle stesse Non va dimenticato naturalmente la posizione stessa del dente,se allineato correttamente o se invece presenta delle anomalie (anche piccole) di posizione che potrebbero aver già compromesso la forma delle papille adiacenti e rendere difficoltosa la riuscita della terapia. A questo proposito va notato che la presenza di recessione viene prepotentemente lamentata dal paziente allorquando essa si avvicini alla mucosa alveolare il cui colore rosso acceso contrasta cromaticamente col bianco-grigio della recessione radicolare evidenziando quanto prima era mascherato dalla gengiva cheratinizzata, in altre parole più la perdita di gengiva si fa estesa e più aumenta la capacità visiva di recepirla. Disarmonia dentale, eccessiva lunghezza di uno o più denti, contrasto cromatico, sensibilità al caldo ed al freddo, inestetismo ecco i principali motivi che avvicinano il paziente al parodontologo il quale nel valutare l’anatomia presente nei vari parametri che sono stati riportati,dovrà stabilire un appropriato piano di trattamento rendendone edotto il paziente stesso.
2008
“L'arte di crescere. Adolescenti maturi o adulti bambini ?”
455
461
L. Checchi, G. Zucchelli, G. Alessandri Bonetti (2008). L'estetica in Parodontologia. BOLOGNA : CLUEB.
L. Checchi; G. Zucchelli;G. Alessandri Bonetti
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/57965
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