Il contributo indaga sul regime di tutela delle vittime di mobbing, partendo dall'analisi della giurisprudenza che negli anni si è preoccupata assieme alla dottrina di enuclearne la definizione, in assenza di puntuali e specifiche indicazioni nella fonte legale. La ricerca si rivolge in particolare alle pronunce che a partire dalla fine degli anni Novanta hanno individuato le caratteristiche del mobbing (frequenza, durata, tipo di vessazioni, intenzionalità del mobber) nonchè gli strumenti di tutela offerti dall'ordinamento giuridico. in un secondo tempo, si offre una panoramica sulle tipologie di danno risarcibile, dando soprattutto risalto adi un recente indirizzo giurisprudenziale che esclude l'automatica liquidazione del danno esistenziale in ipotesi di accertato mobbing. L'analisi del fenomeno si conclude valutando da un lato se il diritto antidiscriminatorio possa candidarsi a referente normativo in relazione alle fattispecie ascrivibili al mobbing; ragionando dall'altro su eventuali interventi normativi in materia e sul tipo di azioni programmatiche da adottare al fine di prevenire comportamenti che possano negativamente incidere sul benessere organizzativo nei luoghi di lavoro. .
ANNA ROTA (2016). Alla ricerca della fattispecie mobbing: alcune riflessioni giuridiche. bologna : Bononia University Press.
Alla ricerca della fattispecie mobbing: alcune riflessioni giuridiche
ROTA, ANNA
2016
Abstract
Il contributo indaga sul regime di tutela delle vittime di mobbing, partendo dall'analisi della giurisprudenza che negli anni si è preoccupata assieme alla dottrina di enuclearne la definizione, in assenza di puntuali e specifiche indicazioni nella fonte legale. La ricerca si rivolge in particolare alle pronunce che a partire dalla fine degli anni Novanta hanno individuato le caratteristiche del mobbing (frequenza, durata, tipo di vessazioni, intenzionalità del mobber) nonchè gli strumenti di tutela offerti dall'ordinamento giuridico. in un secondo tempo, si offre una panoramica sulle tipologie di danno risarcibile, dando soprattutto risalto adi un recente indirizzo giurisprudenziale che esclude l'automatica liquidazione del danno esistenziale in ipotesi di accertato mobbing. L'analisi del fenomeno si conclude valutando da un lato se il diritto antidiscriminatorio possa candidarsi a referente normativo in relazione alle fattispecie ascrivibili al mobbing; ragionando dall'altro su eventuali interventi normativi in materia e sul tipo di azioni programmatiche da adottare al fine di prevenire comportamenti che possano negativamente incidere sul benessere organizzativo nei luoghi di lavoro. .I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.