Il volume, a cura di Giovanna Perini Folesani e dell’autore, propone la prima traduzione italiana (di Monique Gabellini), del "Dialogue sur le coloris" di Roger de Piles, nell’edizione originale del 1673 che estende al di fuori dell’Académie royale il dibattito sul primato tra disegno e colore: opera di fondamentale rilievo non solo per l’evoluzione della storiografia francese del Settecento, ma per lo sviluppo della moderna critica d’arte europea. Grazie all’analisi di testi francesi del Seicento, molti dei quali rari e mai tradotti in italiano, il saggio dell’autore propone una inedita contestualizzazione del "Dialogue sur le coloris" e delle successive "Conversations" di Roger de Piles rispetto al mondo del collezionismo, dei conoscitori e del pubblico parigino dell’epoca. Il contributo inserisce la celebre "querelle" sul colore all’interno della questione del gusto e della fruizione delle opere d’arte mostrando le tangenze tra i due opposti campi critici, sia rispetto ai modelli culturali che espositivi, in un momento in cui il collezionismo e il discorso sulla pittura si stavano sviluppando come “vizio virtuoso”, arena dello status e palestra di pubblico giudizio. Viene presa in considerazione la dimensione socio-culturale attribuita alla conoscenza degli stili all’interno di un contesto parigino e al contempo internazionale ed offerto un particolare rilievo all’analisi del rapporto fiduciario, talvolta ambiguo, che si instaura tra i "connaisseurs" francesi e i modelli stilistici e storiografici italiani. Il volume è pubblicato dalla Biblioteca del CURAM (Centro Universitario per la Ricerca Avanzata nella Metodologia storico-artistica) dell’Università di Urbino.
Sandra Costa (2016). Dal Dialogue alle Conversations : Il pubblico dell'arte secondo Roger de Piles. Firenze : Leo S. Olschki Editore.
Dal Dialogue alle Conversations : Il pubblico dell'arte secondo Roger de Piles
COSTA, SANDRA
2016
Abstract
Il volume, a cura di Giovanna Perini Folesani e dell’autore, propone la prima traduzione italiana (di Monique Gabellini), del "Dialogue sur le coloris" di Roger de Piles, nell’edizione originale del 1673 che estende al di fuori dell’Académie royale il dibattito sul primato tra disegno e colore: opera di fondamentale rilievo non solo per l’evoluzione della storiografia francese del Settecento, ma per lo sviluppo della moderna critica d’arte europea. Grazie all’analisi di testi francesi del Seicento, molti dei quali rari e mai tradotti in italiano, il saggio dell’autore propone una inedita contestualizzazione del "Dialogue sur le coloris" e delle successive "Conversations" di Roger de Piles rispetto al mondo del collezionismo, dei conoscitori e del pubblico parigino dell’epoca. Il contributo inserisce la celebre "querelle" sul colore all’interno della questione del gusto e della fruizione delle opere d’arte mostrando le tangenze tra i due opposti campi critici, sia rispetto ai modelli culturali che espositivi, in un momento in cui il collezionismo e il discorso sulla pittura si stavano sviluppando come “vizio virtuoso”, arena dello status e palestra di pubblico giudizio. Viene presa in considerazione la dimensione socio-culturale attribuita alla conoscenza degli stili all’interno di un contesto parigino e al contempo internazionale ed offerto un particolare rilievo all’analisi del rapporto fiduciario, talvolta ambiguo, che si instaura tra i "connaisseurs" francesi e i modelli stilistici e storiografici italiani. Il volume è pubblicato dalla Biblioteca del CURAM (Centro Universitario per la Ricerca Avanzata nella Metodologia storico-artistica) dell’Università di Urbino.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.