Il progetto EPISCON (European Ph.D. in Science for Conservation) scaturì da un convegno internazionale organizzato dell’Università di Bologna nel 1999, durante il quale venne definito il profilo professionale "dell’esperto scientifico della conservazione": il conservation scientist. Obiettivo di EPISCON è di creare, grazie al contributo finanziario del programma di ricerche europeo "Marie Curie", la prima generazione europea di esperti scientifici della conservazione. Insieme all’ateneo bolognese, che coordina l’iniziativa, il consorzio di EPISCON è composto da altri nove partner europei, rappresentati da altrettanti istituti accademici e di conservazione. EPISCON ha avuto inizio il 1° settembre 2006 e avrà una durata di tre anni. Tra i 65 giovani laureati che hanno presentato domanda di partecipazione, 16 sono stati selezionati per svolgere altrettanti progetti di ricerca presso le sedi dei dieci partner del consorzio EPISCON. I prescelti provengono da Canada, Ecuador, Danimarca, Francia, Giappone, Grecia, Italia, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Spagna, Ungheria e vantano lauree in chimica, scienze naturali, scienze ambientali, biologia, fisica, geologia, ingegneria civile. La prima fase del progetto è costituita da un corso intensivo di studi, che si è svolto a Ravenna tra settembre 2006 e gennaio 2007, presso la sede del corso di laurea in Tecnologie per la Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali (TeCoRe, in via Tombesi dall'Ova 55), di cui è presidente il prof. Mazzeo. Accanto a lezioni in aula e in laboratorio, hanno fatto parte del programma didattico anche visite ai siti UNESCO di Ravenna, oltre a esperienze sul campo presso l'ICCROM di Roma, al Museo d'Arte di Ravenna, nell’area archeologica di Classe. La maggior parte dei docenti coinvolti nel corso afferisce a discipline scientifiche, ma visto l’approccio fortemente interdisciplinare di questo dottorato è stata richiesta la collaborazione di esperti di area umanistica. Tra i docenti figurano in primo luogo i responsabili scientifici dei progetti di ricerca EPISCON, provenienti dall'Università di Salonicco, dall'Università "Eotvos Lorand" di Budapest, dal Museo Nazionale di Budapest, dal Netherlands Institute for Cultural Heritage (ICN) di Amsterdam, dall'Istituto per la Conservazione e Valorizzazione dei Beni Culturali del CNR a Firenze, dalla Scuola di Conservazione della Reale Accademia di Belle Arti di Copenhagen, dall'Università "A.I. Cuza" di Iasi (Romania), dall'Università di Bologna, dall'Università di Oviedo e dall'Università di Perugia. Accanto ad essi i collaboratori esterni provenivano in buona parte dall’Istituto Centrale del Restauro di Roma, dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze e dall'Istituto di Chimica Macromolecolare "Petru Poni" di Iasi (Romania). Dopo questi cinque mesi di lezioni propedeutiche, ogni dottorando ha proseguito l'esperienza EPISCON sviluppando il proprio progetto di ricerca presso le dieci sedi dei partner del consorzio. E' previsto che i 16 ricercatori si incontrino a cadenze annuali in modo da scambiarsi informazioni e suggerimenti relativamente all’esperienza vissuta. Il primo di questi incontri si è concluso a Oviedo nel settembre del 2007, dove ciascun ricercatore ha potuto presentare i risultati del proprio lavoro di ricerca alla presenza dei compagni, del collegio dei docenti del consorzio e di una commissione giudicatrice esterna (International Evaluation Board), composta da tre esperti di rilevanza internazionale nel settore della conservazione esterni al partenariato EPISCON. Maggiori informazioni sul progetto possono trarsi dal sito www.episcon.scienze.unibo.it Le attvità progettuali riguardano anche l'anno 2005 e pertanto la presente scheda comprende anche tale anno.

EPISCON - EUROPEAN PHD IN SCIENCE FOR CONSERVATION / R.MAZZEO. - (2008).

EPISCON - EUROPEAN PHD IN SCIENCE FOR CONSERVATION

MAZZEO, ROCCO
2008

Abstract

Il progetto EPISCON (European Ph.D. in Science for Conservation) scaturì da un convegno internazionale organizzato dell’Università di Bologna nel 1999, durante il quale venne definito il profilo professionale "dell’esperto scientifico della conservazione": il conservation scientist. Obiettivo di EPISCON è di creare, grazie al contributo finanziario del programma di ricerche europeo "Marie Curie", la prima generazione europea di esperti scientifici della conservazione. Insieme all’ateneo bolognese, che coordina l’iniziativa, il consorzio di EPISCON è composto da altri nove partner europei, rappresentati da altrettanti istituti accademici e di conservazione. EPISCON ha avuto inizio il 1° settembre 2006 e avrà una durata di tre anni. Tra i 65 giovani laureati che hanno presentato domanda di partecipazione, 16 sono stati selezionati per svolgere altrettanti progetti di ricerca presso le sedi dei dieci partner del consorzio EPISCON. I prescelti provengono da Canada, Ecuador, Danimarca, Francia, Giappone, Grecia, Italia, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Spagna, Ungheria e vantano lauree in chimica, scienze naturali, scienze ambientali, biologia, fisica, geologia, ingegneria civile. La prima fase del progetto è costituita da un corso intensivo di studi, che si è svolto a Ravenna tra settembre 2006 e gennaio 2007, presso la sede del corso di laurea in Tecnologie per la Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali (TeCoRe, in via Tombesi dall'Ova 55), di cui è presidente il prof. Mazzeo. Accanto a lezioni in aula e in laboratorio, hanno fatto parte del programma didattico anche visite ai siti UNESCO di Ravenna, oltre a esperienze sul campo presso l'ICCROM di Roma, al Museo d'Arte di Ravenna, nell’area archeologica di Classe. La maggior parte dei docenti coinvolti nel corso afferisce a discipline scientifiche, ma visto l’approccio fortemente interdisciplinare di questo dottorato è stata richiesta la collaborazione di esperti di area umanistica. Tra i docenti figurano in primo luogo i responsabili scientifici dei progetti di ricerca EPISCON, provenienti dall'Università di Salonicco, dall'Università "Eotvos Lorand" di Budapest, dal Museo Nazionale di Budapest, dal Netherlands Institute for Cultural Heritage (ICN) di Amsterdam, dall'Istituto per la Conservazione e Valorizzazione dei Beni Culturali del CNR a Firenze, dalla Scuola di Conservazione della Reale Accademia di Belle Arti di Copenhagen, dall'Università "A.I. Cuza" di Iasi (Romania), dall'Università di Bologna, dall'Università di Oviedo e dall'Università di Perugia. Accanto ad essi i collaboratori esterni provenivano in buona parte dall’Istituto Centrale del Restauro di Roma, dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze e dall'Istituto di Chimica Macromolecolare "Petru Poni" di Iasi (Romania). Dopo questi cinque mesi di lezioni propedeutiche, ogni dottorando ha proseguito l'esperienza EPISCON sviluppando il proprio progetto di ricerca presso le dieci sedi dei partner del consorzio. E' previsto che i 16 ricercatori si incontrino a cadenze annuali in modo da scambiarsi informazioni e suggerimenti relativamente all’esperienza vissuta. Il primo di questi incontri si è concluso a Oviedo nel settembre del 2007, dove ciascun ricercatore ha potuto presentare i risultati del proprio lavoro di ricerca alla presenza dei compagni, del collegio dei docenti del consorzio e di una commissione giudicatrice esterna (International Evaluation Board), composta da tre esperti di rilevanza internazionale nel settore della conservazione esterni al partenariato EPISCON. Maggiori informazioni sul progetto possono trarsi dal sito www.episcon.scienze.unibo.it Le attvità progettuali riguardano anche l'anno 2005 e pertanto la presente scheda comprende anche tale anno.
2008
EPISCON - EUROPEAN PHD IN SCIENCE FOR CONSERVATION / R.MAZZEO. - (2008).
R.MAZZEO
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/57429
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