Il pensiero di Marcuse è fatto di oscillazioni e passa per linee di ondeggiamen-to, ma pure si snoda lungo un’unica prospettiva, quella di un progetto che − dentro una pratica di azione rivoluzionaria − metta capo ad una società final-mente sottratta alla logica di dominio. L’intenzione di trasformazione del mon-do egli la coltiva dentro una riflessione che ha per termine di riferimento l’arte o la filosofia, o entrambe insieme. Dentro un’esigenza di inveramento, a fare da volano dovrà essere quanto di meglio l’uomo ha prodotto sul terreno della cultura. Il superamento della condizione di assoggettamento richiede una vi-sione alternativa del mondo. La cura, il lavoro, l’eros, il gioco, l’immaginazione estetica, così come sono stati formulati, rispettivamente da Heidegger, Marx, Freud, Schiller, Kant, rappresentano gli orizzonti problematici dentro cui Mar-cuse, nel corso dello sviluppo del suo pensiero, cercherà sempre di nuovo di prefigurare un’alternativa complessiva al capitalismo. Lungo un percorso che va dalle pulsioni rivoluzionarie degli anni venti al riflusso del postsessantotto, e passa per la Resistenza e la crisi dei partiti operai, egli verrà ponendo sempre lo stesso problema, quello di un’alternativa politica credibile, teoricamente fondata, alla condizione di infelicità in cui è caduta l’esistenza dell’uomo. Se la reificazione porta l’esperienza nella mortificazione, come suo antidoto va pre-sa la vita: nella forma dell’azione radicale e della prassi lavoratrice, oppure dell’eros e della dimensione estetica. Nella determinazione che di volta in volta ne dà, Marcuse ritaglia la sua specifica posizione dentro la Scuola di Francoforte. Sempre però egli si tiene saldo ad un essere positivo che, originario, anche se conculcato nella storia, è medio di fecondità. All’inizio sta una realtà dell’esperienza che, del tutto indeterminata ma pure a capo dell’umanità dell’uomo, alla fine deve essere portata a configurazione.

D'Anna, V. (2016). Herbert Marcuse. Il positivo nella filosofia negativa.. Milano-Udine : Mimesis.

Herbert Marcuse. Il positivo nella filosofia negativa.

D'ANNA, VITTORIO
2016

Abstract

Il pensiero di Marcuse è fatto di oscillazioni e passa per linee di ondeggiamen-to, ma pure si snoda lungo un’unica prospettiva, quella di un progetto che − dentro una pratica di azione rivoluzionaria − metta capo ad una società final-mente sottratta alla logica di dominio. L’intenzione di trasformazione del mon-do egli la coltiva dentro una riflessione che ha per termine di riferimento l’arte o la filosofia, o entrambe insieme. Dentro un’esigenza di inveramento, a fare da volano dovrà essere quanto di meglio l’uomo ha prodotto sul terreno della cultura. Il superamento della condizione di assoggettamento richiede una vi-sione alternativa del mondo. La cura, il lavoro, l’eros, il gioco, l’immaginazione estetica, così come sono stati formulati, rispettivamente da Heidegger, Marx, Freud, Schiller, Kant, rappresentano gli orizzonti problematici dentro cui Mar-cuse, nel corso dello sviluppo del suo pensiero, cercherà sempre di nuovo di prefigurare un’alternativa complessiva al capitalismo. Lungo un percorso che va dalle pulsioni rivoluzionarie degli anni venti al riflusso del postsessantotto, e passa per la Resistenza e la crisi dei partiti operai, egli verrà ponendo sempre lo stesso problema, quello di un’alternativa politica credibile, teoricamente fondata, alla condizione di infelicità in cui è caduta l’esistenza dell’uomo. Se la reificazione porta l’esperienza nella mortificazione, come suo antidoto va pre-sa la vita: nella forma dell’azione radicale e della prassi lavoratrice, oppure dell’eros e della dimensione estetica. Nella determinazione che di volta in volta ne dà, Marcuse ritaglia la sua specifica posizione dentro la Scuola di Francoforte. Sempre però egli si tiene saldo ad un essere positivo che, originario, anche se conculcato nella storia, è medio di fecondità. All’inizio sta una realtà dell’esperienza che, del tutto indeterminata ma pure a capo dell’umanità dell’uomo, alla fine deve essere portata a configurazione.
2016
140
9788857539263
D'Anna, V. (2016). Herbert Marcuse. Il positivo nella filosofia negativa.. Milano-Udine : Mimesis.
D'Anna, Vittorio
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