Il presente lavoro è una ricerca monografica sui principali metodi e strumenti per la programmazione, l’organizzazione e gestione del cantiere dell’industria delle costruzioni, frutto di un’attività pluriennale di studio e ricerca, nonché di sperimentazione. L’obiettivo è quello di cogliere gli aspetti fondamentali che favoriscono l’ottimizzazione della fase esecutiva della costruzione di un’opera e di individuare un sistema di modelli allo scopo di prevedere il probabile sviluppo delle fasi esecutive, eseguire il controllo degli scostamenti e attuare le azioni correttive necessarie per raggiungere gli obiettivi del progetto. Questo processo utilizza metodi e strumenti messi a disposizione dalla Ricerca Operativa per la gestione dei progetti, intesi nel senso più ampio di insieme di concezione, ingegnerizzazione ed esecuzione, secondo il corpo di conoscenze noto come Project Management. Alla base di ciò è la convinzione che la modellazione del processo costruttivo sia un elemento fondamentale per l’approccio della ricerca applicata allo studio della produzione in cantiere e, ancor di più, per l’approccio operativo della pratica costruttiva della gestione dei lavori Il presente volume è suddiviso in otto capitoli. Il primo capitolo è dedicato alla descrizione degli strumenti grafici per la modellazione del cantiere, descrivendo gli strumenti più noti per la programmazione, quali il Gantt e i diagrammi spazio – tempo e i fondamentali aspetti relativi al controllo dell’avanzamento. Il secondo capitolo introduce le tecniche reticolari attraverso una breve descrizione dei concetti fondamentali della teoria dei Grafi. Il terzo capitolo descrive il metodo di modellazione Critical Path Method (CPM) nella forma I-J. Evoluzione del primo metodo di programmazione messo a punto cinquant’anni fa, si ritiene di estrema importanza presentarne una trattazione completa e attuale per permettere allo studioso o professionista programmatore di accostarsi ai metodi reticolari ripercorrendo sin dai primi passi il percorso svolto nella definizione e progressiva evoluzione di quelle che diverranno tra le tecniche fondamentali di Project Management. Il metodo I-J è importante sia ai fini della comprensione dei metodi di pro-grammazione reticolari, sia per la definizione della teoria dei margini di attività e della tecnica di rappresentazione “Activity On Arc” (AOA) che porta allo sviluppo dei modelli stocastici. Il quarto capitolo descrive il Precedence Diagramming Method (PDM), nella sua forma “semplice”, di diretta derivazione dal CPM. Nasce infatti come forma duale del CPM, con la rappresentazione “Activity On Node” (AON), che ne semplifica l’impiego per le applicazioni senza l’ausilio del Computer. Il PDM semplice è il metodo fondamentale per la programmazione dei lavori. Il quinto capitolo descrive il Precedence Diagramming Method nella sua forma “generalizzata”. Il PDM generalizzato è il metodo più utilizzato per la programmazione dei lavori per la sua potenza e flessibilità ed è, per l’appunto, alla base dei principali applicativi informatici disponibili oggi sul mercato per il Project Time Management. Sono approfonditi sia gli aspetti teorici relativi al modello che quelli più operativi relativi all’applicazione pratica per la gestione dei lavori in cantiere. Il sesto capitolo descrive il metodo PERT, i cui aspetti probabilistici uniti alla semplicità di realizzazione possono essere convenientemente utilizzati sia a livello strategico che tattico o operativo. Si ritiene che soprattutto a livello tattico il PERT possa essere ricco di implicazioni sia nell’ambito della programmazione operativa che in quello dell’analisi del rischio per i tempi. Il settimo capitolo descrive il metodo CPM-COSTI, utile strumento per l’analisi e lo studio della correlazione del rapporto tempi – costi per le attività e per la programmazione dei lavori in base alla valutazione degli elementi economici, che, come noto, sono da considerare tra gli elementi fondamentali per la gestione dei lavori. L’ottavo capitolo descrive i fondamentali metodi euristici per l’ottimizzazione dell’impiego delle risorse nella schedulazione del cantiere. Si presenta prima il metodo cosiddetto tradizionale, sia per la livellazione delle risorse, ovvero per l’ottimizzazione a tempi fissi, che per l’allocazione, ovvero per l’ottimizzazione a risorse fisse. Si procede, infine, alla trattazione del metodo euristico del Minimo Momento di Harris. La prima edizione di questo libro intendeva soddisfare l’esigenza di una trat-tazione completa dei metodi di programmazione reticolare dei lavori alla base del Project Time Management per la costruzione di opere edili e di ingegneria civile. Questa seconda edizione aggiunge alla prima il nono capitolo che tratta degli aspetti del controllo del progetto in corso d’opera. A partire dalla definizione della Work Breakdown Structure (WBS) si procede alla trattazione del metodo dell’Earned Value Analysis (EVA), come fondamentale approccio al controllo integrato tempi/costi del progetto. Infine sono trattati i fondamen-tali aspetti operativi del controllo dei progetti in corso d’opera.

Bragadin, M.A. (2011). LA PROGRAMMAZIONE DEI LAVORI CON I METODI RETICOLARI Metodi e Strumenti di Project Time Management per la Costruzione SECONDA EDIZIONE. Santarcangelo di Romagna (RN) : Maggioli editore.

LA PROGRAMMAZIONE DEI LAVORI CON I METODI RETICOLARI Metodi e Strumenti di Project Time Management per la Costruzione SECONDA EDIZIONE

BRAGADIN, MARCO ALVISE
2011

Abstract

Il presente lavoro è una ricerca monografica sui principali metodi e strumenti per la programmazione, l’organizzazione e gestione del cantiere dell’industria delle costruzioni, frutto di un’attività pluriennale di studio e ricerca, nonché di sperimentazione. L’obiettivo è quello di cogliere gli aspetti fondamentali che favoriscono l’ottimizzazione della fase esecutiva della costruzione di un’opera e di individuare un sistema di modelli allo scopo di prevedere il probabile sviluppo delle fasi esecutive, eseguire il controllo degli scostamenti e attuare le azioni correttive necessarie per raggiungere gli obiettivi del progetto. Questo processo utilizza metodi e strumenti messi a disposizione dalla Ricerca Operativa per la gestione dei progetti, intesi nel senso più ampio di insieme di concezione, ingegnerizzazione ed esecuzione, secondo il corpo di conoscenze noto come Project Management. Alla base di ciò è la convinzione che la modellazione del processo costruttivo sia un elemento fondamentale per l’approccio della ricerca applicata allo studio della produzione in cantiere e, ancor di più, per l’approccio operativo della pratica costruttiva della gestione dei lavori Il presente volume è suddiviso in otto capitoli. Il primo capitolo è dedicato alla descrizione degli strumenti grafici per la modellazione del cantiere, descrivendo gli strumenti più noti per la programmazione, quali il Gantt e i diagrammi spazio – tempo e i fondamentali aspetti relativi al controllo dell’avanzamento. Il secondo capitolo introduce le tecniche reticolari attraverso una breve descrizione dei concetti fondamentali della teoria dei Grafi. Il terzo capitolo descrive il metodo di modellazione Critical Path Method (CPM) nella forma I-J. Evoluzione del primo metodo di programmazione messo a punto cinquant’anni fa, si ritiene di estrema importanza presentarne una trattazione completa e attuale per permettere allo studioso o professionista programmatore di accostarsi ai metodi reticolari ripercorrendo sin dai primi passi il percorso svolto nella definizione e progressiva evoluzione di quelle che diverranno tra le tecniche fondamentali di Project Management. Il metodo I-J è importante sia ai fini della comprensione dei metodi di pro-grammazione reticolari, sia per la definizione della teoria dei margini di attività e della tecnica di rappresentazione “Activity On Arc” (AOA) che porta allo sviluppo dei modelli stocastici. Il quarto capitolo descrive il Precedence Diagramming Method (PDM), nella sua forma “semplice”, di diretta derivazione dal CPM. Nasce infatti come forma duale del CPM, con la rappresentazione “Activity On Node” (AON), che ne semplifica l’impiego per le applicazioni senza l’ausilio del Computer. Il PDM semplice è il metodo fondamentale per la programmazione dei lavori. Il quinto capitolo descrive il Precedence Diagramming Method nella sua forma “generalizzata”. Il PDM generalizzato è il metodo più utilizzato per la programmazione dei lavori per la sua potenza e flessibilità ed è, per l’appunto, alla base dei principali applicativi informatici disponibili oggi sul mercato per il Project Time Management. Sono approfonditi sia gli aspetti teorici relativi al modello che quelli più operativi relativi all’applicazione pratica per la gestione dei lavori in cantiere. Il sesto capitolo descrive il metodo PERT, i cui aspetti probabilistici uniti alla semplicità di realizzazione possono essere convenientemente utilizzati sia a livello strategico che tattico o operativo. Si ritiene che soprattutto a livello tattico il PERT possa essere ricco di implicazioni sia nell’ambito della programmazione operativa che in quello dell’analisi del rischio per i tempi. Il settimo capitolo descrive il metodo CPM-COSTI, utile strumento per l’analisi e lo studio della correlazione del rapporto tempi – costi per le attività e per la programmazione dei lavori in base alla valutazione degli elementi economici, che, come noto, sono da considerare tra gli elementi fondamentali per la gestione dei lavori. L’ottavo capitolo descrive i fondamentali metodi euristici per l’ottimizzazione dell’impiego delle risorse nella schedulazione del cantiere. Si presenta prima il metodo cosiddetto tradizionale, sia per la livellazione delle risorse, ovvero per l’ottimizzazione a tempi fissi, che per l’allocazione, ovvero per l’ottimizzazione a risorse fisse. Si procede, infine, alla trattazione del metodo euristico del Minimo Momento di Harris. La prima edizione di questo libro intendeva soddisfare l’esigenza di una trat-tazione completa dei metodi di programmazione reticolare dei lavori alla base del Project Time Management per la costruzione di opere edili e di ingegneria civile. Questa seconda edizione aggiunge alla prima il nono capitolo che tratta degli aspetti del controllo del progetto in corso d’opera. A partire dalla definizione della Work Breakdown Structure (WBS) si procede alla trattazione del metodo dell’Earned Value Analysis (EVA), come fondamentale approccio al controllo integrato tempi/costi del progetto. Infine sono trattati i fondamen-tali aspetti operativi del controllo dei progetti in corso d’opera.
2011
365
978-88387-6078-0
Bragadin, M.A. (2011). LA PROGRAMMAZIONE DEI LAVORI CON I METODI RETICOLARI Metodi e Strumenti di Project Time Management per la Costruzione SECONDA EDIZIONE. Santarcangelo di Romagna (RN) : Maggioli editore.
Bragadin, Marco Alvise
File in questo prodotto:
Eventuali allegati, non sono esposti

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/572313
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact