Studi di semiotica interpretativa. Introduzione

L’obiettivo di questo lavoro consiste nel tentativo di riattivare in modo non filologico una precisa eredità semiotica, quella interpretativa, che ci sembra degna di essere ripensata. In questo senso, la necessità di rileggere un libro come il Trattato di semiotica generale, non solo rispetto ad altri autori della tradizione semiotica; ma anche rispetto alla produzione successiva di Eco stesso, ci sembra fondamentale. La cosa è tutt’altro che scontata, dal momento che lo stesso Eco, nell’introdurre Kant e l’ornitorinco, giudicava datato un libro scritto nel 1975, che non gli pareva più restituire un’immagine “attuale” di ciò che era diventata la semiotica nel 1997. Se non che, è molto difficile che qualcosa di nuovo riveli fin da subito la propria essenza; succede invece spesso che esso possa rivelare ciò che era fin da subito soltanto ad una svolta della propria evoluzione, quando le sue forze sono consolidate. Per quanto ci riguarda, crediamo che il Trattato sia al centro di un processo di questo tipo.