lla pratica psicologica e psicosomatica clinica sempre più mostra come la capacità riparativa del cervello e del Sé possa essere potenziata e modulata, oltre che dalle tempestive cure mediche dall'intervento psicologico. Questo facilita l'espressione e l'uso di delle parti del Sé non danneggiate incluse quelle relativamente meno note alla persona stessa. Costrutti come emozioni di base, meccanismi di difesa, stili di attacamento interagiscono con con gli esiti del danno e gli eventi di vita e insieme risultano utili per la lettura dei fenomeni e delle manifestazioni cliniche ricorrenti negli esiti del danno, per individuare e orientare gli interveni terapeutici volti a sostenere la migliore riorganizzazione biopsicosociale del Sé dopo il danno. Questo approccio verrà esaminato per le forme di danno cerebrale ad esordio acuto (traumatici e vascolari), le forme progressive ad esordio nell'età giovanile (sclerosi multipla) e quelle ad esordio più frequente nell'età anziana (demenze). Verranno discussi sia l'espressione dell'esito dei danni sia gli adattamenti correlati.
Farinelli, M., Chattat, R. (2014). Il danno cerebrale e il Sé. Bologna : Società editrice il Mulino spa.
Il danno cerebrale e il Sé
FARINELLI, MARINA;CHATTAT, RABIH
2014
Abstract
lla pratica psicologica e psicosomatica clinica sempre più mostra come la capacità riparativa del cervello e del Sé possa essere potenziata e modulata, oltre che dalle tempestive cure mediche dall'intervento psicologico. Questo facilita l'espressione e l'uso di delle parti del Sé non danneggiate incluse quelle relativamente meno note alla persona stessa. Costrutti come emozioni di base, meccanismi di difesa, stili di attacamento interagiscono con con gli esiti del danno e gli eventi di vita e insieme risultano utili per la lettura dei fenomeni e delle manifestazioni cliniche ricorrenti negli esiti del danno, per individuare e orientare gli interveni terapeutici volti a sostenere la migliore riorganizzazione biopsicosociale del Sé dopo il danno. Questo approccio verrà esaminato per le forme di danno cerebrale ad esordio acuto (traumatici e vascolari), le forme progressive ad esordio nell'età giovanile (sclerosi multipla) e quelle ad esordio più frequente nell'età anziana (demenze). Verranno discussi sia l'espressione dell'esito dei danni sia gli adattamenti correlati.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.