Le Corbusier attribuisce un ruolo speciale alla superficie, un aspetto della creazione architettonica che, insieme al volume e alla pianta, rappresenta per lui uno degli elementi fondamentali dell’architettura. Lo stesso Le Corbusier spiega le qualità formali della superficie in diversi dei suoi articoli, tra i quali quello intitolato Trois rappels à MM. LES ARCHITECTES. Second rappel: la surface, pubblicato in “L'Esprit Nouveau” nel 1920. Generatrice di sensazioni spaziali, estremo limite del volume, la superficie è per Le Corbusier uno degli elementi fondamentali della sua opera d’architetto, studiata di volta in volta nei suoi differenti aspetti tecnici, materici, cromatici e grafici, per poter infondere alle sue architetture ora il carattere astratto e polito più appropriato all’estetica purista e all’epoca della “civilisation machiniste”, ora quella tessitura di linee diverse generate da un montaggio di elementi prodotti industrialmente, ora infine quella configurazione scultorea modellata nel calcestruzzo lasciato a vista.
Rosellini, A. (2017). La superficie purista, dall’“Esprit Nouveau” a villa Savoye. Firenze : Firenze University Press.
La superficie purista, dall’“Esprit Nouveau” a villa Savoye
ROSELLINI, ANNA
2017
Abstract
Le Corbusier attribuisce un ruolo speciale alla superficie, un aspetto della creazione architettonica che, insieme al volume e alla pianta, rappresenta per lui uno degli elementi fondamentali dell’architettura. Lo stesso Le Corbusier spiega le qualità formali della superficie in diversi dei suoi articoli, tra i quali quello intitolato Trois rappels à MM. LES ARCHITECTES. Second rappel: la surface, pubblicato in “L'Esprit Nouveau” nel 1920. Generatrice di sensazioni spaziali, estremo limite del volume, la superficie è per Le Corbusier uno degli elementi fondamentali della sua opera d’architetto, studiata di volta in volta nei suoi differenti aspetti tecnici, materici, cromatici e grafici, per poter infondere alle sue architetture ora il carattere astratto e polito più appropriato all’estetica purista e all’epoca della “civilisation machiniste”, ora quella tessitura di linee diverse generate da un montaggio di elementi prodotti industrialmente, ora infine quella configurazione scultorea modellata nel calcestruzzo lasciato a vista.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.