INTRODUZIONE. Staphylococcus aureus (SA) è uno dei microrganismi prevalenti tra gli agenti di batteriemia/sepsi. Negli ultimi anni il numero di batteriemie da SA diagnosticate tramite emocoltura è progressivamente aumentato in Emilia-Romagna. Le sepsi da SA hanno un impatto clinico di particolare rilevanza considerando la virulenza del microrganismo, la possibilità di determinare secondarismi e la frequente antibiotico-resistenza. La conoscenza di tali caratteristiche nei ceppi circolanti in una particolare realtà epidemiologica è fondamentale per mettere in atto strategie diagnostiche, gestionali e terapeutiche efficaci. METODI. Nel periodo compreso tra febbraio ed aprile 2016, presso l’U.O. di Microbiologia del Policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna, sono stati raccolti tutti i ceppi di SA consecutivamente isolati da emocoltura. Per ogni ceppo, è stato studiato il profilo di antibiotico-resistenza sia con metodiche semi-automatizzate (MicroScan®, Vitek® 2) sia con test manuali (E-test per Vancomicina e GRD test per indagare fenotipi di resistenza hVISA). Differenti PCR end-point sono state utilizzate per valutare la presenza di geni codificanti esotossine (emolisina α e δ –HLA e HLD-, tossina dello shock tossico –TST-, leucocidina di Panton-Valentine –PVL-) ed i ceppi MRSA sono stati tipizzati sulla base della presenza del gene mecA e della cassetta cromosomica SCCmec. Utilizzando la spettrometria di massa MALDI-TOF sono stati costruiti dendrogrammi per valutare la presenza di fenomeni di tipo clonale. I fenotipi di resistenza e le caratteristiche di virulenza sono state inoltre poste in relazione con diversi parametri clinici al fine di determinare eventuali correlazioni con la gravità clinica e la prognosi della sepsi. RISULTATI. Lo studio fenotipico dei 73 ceppi di SA ha evidenziato un 30,1% di isolati meticillino-resistenti con un 2,7% di eteroresistenti ai glicopeptidi. Dalla caratterizzazione molecolare è emerso che tutti gli MRSA sono portatori del gene mecA e le cassette SCCmec tipizzate sono del tipo I, II, IVc e IVd. La ricerca dei geni per i fattori di virulenza ha mostrato una minima positività per PVL (1,3%) ed un’elevata prevalenza di HLA e HLD (94,5% e 79,4%). La TST è risultata positiva nel 10,1% degli isolati (tutti meticillino-sensibili). Dalla correlazione fra i dati clinici e le caratteristiche dei ceppi è emerso che l’outcome clinico non è associato ad un determinato profilo di virulenza e che l'appropriatezza della terapia empirica è associata al profilo di resistenza del ceppo isolato. L’analisi MALDI-TOF ha permesso di ipotizzare l’assenza di clonalità tra gli isolati e fornito interessanti risultati per lo sviluppo di algoritmi volti ad individuare ceppi di MRSA con ridotta suscettibilità a vancomicina. CONCLUSIONI. I dati dello studio indicano come nel periodo in esame le sepsi da SA siano state sostenute prevalentemente da ceppi meticillino-sensibili, non correlati geneticamente fra loro, mentre gli MRSA circolanti sembrano appartenere, sulla base delle antibiotico-resistenze e del pattern di geni di virulenza, a ceppi di origine nosocomiale. Il MALDI-TOF ha mostrato interessanti potenzialità come metodica di screening in grado di individuare i ceppi MRSA con ridotta suscettibilità a vancomicina e conseguente potenziale fallimento della terapia con glicopeptidi.
Tamburini, M.V., Ambretti, S., Foschi, C., Gentilomi, G.A., Giannella, M., Campoli, C., et al. (2016). Caratterizzazione fenotipica e genotipica di ceppi di Staphylococcus aureus isolati in corso di batteriemia.
Caratterizzazione fenotipica e genotipica di ceppi di Staphylococcus aureus isolati in corso di batteriemia
FOSCHI, CLAUDIO;GENTILOMI, GIOVANNA ANGELA;GIANNELLA, MADDALENA;LANDINI, MARIA PAOLA
2016
Abstract
INTRODUZIONE. Staphylococcus aureus (SA) è uno dei microrganismi prevalenti tra gli agenti di batteriemia/sepsi. Negli ultimi anni il numero di batteriemie da SA diagnosticate tramite emocoltura è progressivamente aumentato in Emilia-Romagna. Le sepsi da SA hanno un impatto clinico di particolare rilevanza considerando la virulenza del microrganismo, la possibilità di determinare secondarismi e la frequente antibiotico-resistenza. La conoscenza di tali caratteristiche nei ceppi circolanti in una particolare realtà epidemiologica è fondamentale per mettere in atto strategie diagnostiche, gestionali e terapeutiche efficaci. METODI. Nel periodo compreso tra febbraio ed aprile 2016, presso l’U.O. di Microbiologia del Policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna, sono stati raccolti tutti i ceppi di SA consecutivamente isolati da emocoltura. Per ogni ceppo, è stato studiato il profilo di antibiotico-resistenza sia con metodiche semi-automatizzate (MicroScan®, Vitek® 2) sia con test manuali (E-test per Vancomicina e GRD test per indagare fenotipi di resistenza hVISA). Differenti PCR end-point sono state utilizzate per valutare la presenza di geni codificanti esotossine (emolisina α e δ –HLA e HLD-, tossina dello shock tossico –TST-, leucocidina di Panton-Valentine –PVL-) ed i ceppi MRSA sono stati tipizzati sulla base della presenza del gene mecA e della cassetta cromosomica SCCmec. Utilizzando la spettrometria di massa MALDI-TOF sono stati costruiti dendrogrammi per valutare la presenza di fenomeni di tipo clonale. I fenotipi di resistenza e le caratteristiche di virulenza sono state inoltre poste in relazione con diversi parametri clinici al fine di determinare eventuali correlazioni con la gravità clinica e la prognosi della sepsi. RISULTATI. Lo studio fenotipico dei 73 ceppi di SA ha evidenziato un 30,1% di isolati meticillino-resistenti con un 2,7% di eteroresistenti ai glicopeptidi. Dalla caratterizzazione molecolare è emerso che tutti gli MRSA sono portatori del gene mecA e le cassette SCCmec tipizzate sono del tipo I, II, IVc e IVd. La ricerca dei geni per i fattori di virulenza ha mostrato una minima positività per PVL (1,3%) ed un’elevata prevalenza di HLA e HLD (94,5% e 79,4%). La TST è risultata positiva nel 10,1% degli isolati (tutti meticillino-sensibili). Dalla correlazione fra i dati clinici e le caratteristiche dei ceppi è emerso che l’outcome clinico non è associato ad un determinato profilo di virulenza e che l'appropriatezza della terapia empirica è associata al profilo di resistenza del ceppo isolato. L’analisi MALDI-TOF ha permesso di ipotizzare l’assenza di clonalità tra gli isolati e fornito interessanti risultati per lo sviluppo di algoritmi volti ad individuare ceppi di MRSA con ridotta suscettibilità a vancomicina. CONCLUSIONI. I dati dello studio indicano come nel periodo in esame le sepsi da SA siano state sostenute prevalentemente da ceppi meticillino-sensibili, non correlati geneticamente fra loro, mentre gli MRSA circolanti sembrano appartenere, sulla base delle antibiotico-resistenze e del pattern di geni di virulenza, a ceppi di origine nosocomiale. Il MALDI-TOF ha mostrato interessanti potenzialità come metodica di screening in grado di individuare i ceppi MRSA con ridotta suscettibilità a vancomicina e conseguente potenziale fallimento della terapia con glicopeptidi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.