La Fisiatria occupazionale è quel settore della riabilitazione medica che rivolge la sua attenzione a tutti quegli aspetti connessi con la ripresa al più alto livello possibile dell’autonomia, fino alla ripresa di un’occupazione (lavoro retribuito e non, scuola, attività ludico–sportive, guida, ecc.). Questa disciplina si pone come un pon te tra la Fisiatria tradizionale, la Medicina del lavoro, l’Ergonomia e anche la Medicina legale; i suoi campi di intervento sono pertanto molto vasti e spesso richiedono attività sia multidisciplinari (dei vari medici specialisti), sia multiprofessionali (terapista occupazionale, fisioterapista, psicologo, tecnico della prevenzione, infermiere, assistente sociale, ecc.). Essi spaziano dalle tecniche più specifiche di rieducazione motoria, ai criteri per la quantificazione delle capacità residue; dalle metodologie per l’ottimizzazione dei tempi di recupero, agli studi sulla compatibilità delle mansioni rispetto alla disabilità; dall’analisi del rischio lavorativo in ambito motorio, alle proposte di criteri ergonomici di reinserimento e di prevenzione. Pertanto questa disciplina è strettamente connessa soprattutto all’Ergonomia, intesa come studio multidisciplinare del rapporto fra l’uomo ed il mondo che lo circonda (mezzi, metodi, strumenti, ambiente di lavoro e di vita).
Bonfiglioli, R., DI LELLO, M., Violante, F.S. (2016). Il reiserimento al lavoro. Roma : Aracne.
Il reiserimento al lavoro
BONFIGLIOLI, ROBERTA;DI LELLO, MATTEO;VIOLANTE, FRANCESCO SAVERIO
2016
Abstract
La Fisiatria occupazionale è quel settore della riabilitazione medica che rivolge la sua attenzione a tutti quegli aspetti connessi con la ripresa al più alto livello possibile dell’autonomia, fino alla ripresa di un’occupazione (lavoro retribuito e non, scuola, attività ludico–sportive, guida, ecc.). Questa disciplina si pone come un pon te tra la Fisiatria tradizionale, la Medicina del lavoro, l’Ergonomia e anche la Medicina legale; i suoi campi di intervento sono pertanto molto vasti e spesso richiedono attività sia multidisciplinari (dei vari medici specialisti), sia multiprofessionali (terapista occupazionale, fisioterapista, psicologo, tecnico della prevenzione, infermiere, assistente sociale, ecc.). Essi spaziano dalle tecniche più specifiche di rieducazione motoria, ai criteri per la quantificazione delle capacità residue; dalle metodologie per l’ottimizzazione dei tempi di recupero, agli studi sulla compatibilità delle mansioni rispetto alla disabilità; dall’analisi del rischio lavorativo in ambito motorio, alle proposte di criteri ergonomici di reinserimento e di prevenzione. Pertanto questa disciplina è strettamente connessa soprattutto all’Ergonomia, intesa come studio multidisciplinare del rapporto fra l’uomo ed il mondo che lo circonda (mezzi, metodi, strumenti, ambiente di lavoro e di vita).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.