Questo saggio fa parte di un volume in memoria di Daniela Zorzi, per lungo tempo docente di Linguistica applicata presso la Facoltà di Lettere e Filosofia (Bologna) e successivamente presso la Scuola Superiore di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori (Forlì). Il volume raccoglie contributi di colleghi e alllievi della studiosa prematuramente scomparsa, e si focalizza sugli ambiti di ricerca da lei prediletti: il presente saggio, in particolare, si situa nell'ambito della comunicazione istituzionale, analizzando un particolare tipo di comunicazione didattica a livello universitario, che spesso rappresenta il primo impatto tra lo studente e l’istituzione accademica, ossia le guide dello studente. Più precisamente, a essere analizzati nel saggio sono, come vuole la prassi odierna, i programmi degli insegnamenti pubblicati sui siti web degli Atenei, detti anche "syllabi".Ci si sofferma sui programmi di uno specifico insegnamento, la prima annualità di lingua inglese, in una singola classe di laurea triennale (L-11, Lingue e culture moderne), prendendo in esame i programmi di questo insegnamento in tutti gli Atenei italiani in cui è attivato e ponendosi i seguenti interrogativi: quali argomenti si insegnano, chi sono gli insegnanti, come insegnano, come effettuano la valutazione, e come comunicano tutto ciò agli studenti? Trattandosi di un insegnamento che, per la quasi totalità dei casi, si tiene in inglese, ma anche per ragioni di analogia e comparabilità con uno studio precedente (Fusari, Luporini 2015 e 2016), ci si sofferma sulla versione inglese dei programmi. La scelta della lingua pone infatti, di per sé, alcuni interrogativi su cui vale la pena di riflettere, ad esempio: la guida in inglese è veramente rivolta agli studenti (e, se sì, solo o prioritariamente agli studenti Erasmus?) oppure, rispondendo a un’esigenza di internazionalizzazione legata ad adempimenti amministrativi e di accreditamento, ha per interlocutore prioritario l’Ateneo stesso e le agenzie di valutazione? Il contributo osserva vari aspetti della struttura e del contenuto dei programmi e formula alcune proposte per migliorarne la fruibilità per gli studenti.
Fusari, S. (2016). Le guide dello studente in inglese: tra interazione e adempimento burocratico. Bologna : Bononia University Press.
Le guide dello studente in inglese: tra interazione e adempimento burocratico
FUSARI, SABRINA
2016
Abstract
Questo saggio fa parte di un volume in memoria di Daniela Zorzi, per lungo tempo docente di Linguistica applicata presso la Facoltà di Lettere e Filosofia (Bologna) e successivamente presso la Scuola Superiore di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori (Forlì). Il volume raccoglie contributi di colleghi e alllievi della studiosa prematuramente scomparsa, e si focalizza sugli ambiti di ricerca da lei prediletti: il presente saggio, in particolare, si situa nell'ambito della comunicazione istituzionale, analizzando un particolare tipo di comunicazione didattica a livello universitario, che spesso rappresenta il primo impatto tra lo studente e l’istituzione accademica, ossia le guide dello studente. Più precisamente, a essere analizzati nel saggio sono, come vuole la prassi odierna, i programmi degli insegnamenti pubblicati sui siti web degli Atenei, detti anche "syllabi".Ci si sofferma sui programmi di uno specifico insegnamento, la prima annualità di lingua inglese, in una singola classe di laurea triennale (L-11, Lingue e culture moderne), prendendo in esame i programmi di questo insegnamento in tutti gli Atenei italiani in cui è attivato e ponendosi i seguenti interrogativi: quali argomenti si insegnano, chi sono gli insegnanti, come insegnano, come effettuano la valutazione, e come comunicano tutto ciò agli studenti? Trattandosi di un insegnamento che, per la quasi totalità dei casi, si tiene in inglese, ma anche per ragioni di analogia e comparabilità con uno studio precedente (Fusari, Luporini 2015 e 2016), ci si sofferma sulla versione inglese dei programmi. La scelta della lingua pone infatti, di per sé, alcuni interrogativi su cui vale la pena di riflettere, ad esempio: la guida in inglese è veramente rivolta agli studenti (e, se sì, solo o prioritariamente agli studenti Erasmus?) oppure, rispondendo a un’esigenza di internazionalizzazione legata ad adempimenti amministrativi e di accreditamento, ha per interlocutore prioritario l’Ateneo stesso e le agenzie di valutazione? Il contributo osserva vari aspetti della struttura e del contenuto dei programmi e formula alcune proposte per migliorarne la fruibilità per gli studenti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.